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HiP0HGirl

nome:

charlotte
eta': 37
Citta'.: Napoli
Descrizione: la vita è fatta per viveverlAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
con questa frase voglio farvi capire ke la vita è bellissima e io l'ho capito da due anni a questa parte perchè mi sono innamorta di una persona davvero speciale .........

Non vedo l'ora di andare in vacanza.....pensavo alle Maldive poi kissààààà spero solo ke sia pieno di HIPHOP and R&B


L'hip hop è un movimento culturale nato in prevalenza nelle comunità afroamericane e latine del Bronx, quartiere di New York, alla fine degli anni 1970. Il movimento ha probabilmente mosso i primi passi con il lavoro di DJ Kool Herc che, competendo con DJ Afrika Bambaataa, si dice abbia inventato il termine "hip hop" per descrivere la propria cultura. Cuore del movimento è stato il fenomeno dei Block Party: feste di strada, in cui i giovani afroamericani e portoricani interagivano suonando, ballando e cantando. Parallelamente il fenomeno del graffiti writing contribuì a creare un'identità comune in questi giovani che vedevano la città sia come spazio di vita sia come spazio di espressione. Negli anni 1980, gli aspetti di questa cultura hanno subito una forte esposizione mediatica varcando i confini americani ed espandendosi in tutto il mondo. Il riflesso di questa cultura "urbana" ha generato oggi un imponente fenomeno commerciale e sociale, rivoluzionando il mondo della musica, della danza, dell'abbigliamento e del design.
I fattori che hanno influenzato la cultura Hip Hop sono complessi e numerosi. Sebbene la maggior parte delle influenze possono essere rintracciate nella cultura africana, la società multiculturale di New York è il risultato di diverse influenze musicali che hanno trovato il loro modo di esprimersi all'interno della musica hip hop.

Elementi dello stile e tecniche di rapping si possono far risalire ai Griot dell'Africa occidentale, musicisti viaggiatori e poeti con stile che contiene elementi che con il tempo evolveranno nella moderna musica hip hop. Alcune di queste tradizioni migrarono negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nei Caraibi con lo schiavismo che portò gli africani nel cosiddetto Nuovo Mondo. Un'altra importante influenza nell'hip hop è costituita nelle parti parlate contenute nei dischi di musica soul e funk di musicisti come James Brown e Isaac Hayes.

Ma una delle più importanti influenze sia per la cultura che per la musica hip hop viene dal genere musicale giamaicano chiamato dub, che nacque come sottogenere della musica Reggae negli anni 1960. La musica dub annoverava tra le sue fila produttori come King Tubby che creava versioni strumentali di dischi reggae famosi per le esigenze dei locali da ballo e degli impianti musicali, e che presto si accorsero di come chi ballava spesso rispondesse meglio a particolari beat dei dischi, isolati e ripetuti, ottenuti con percussioni intense e forti linee di basso. Poco dopo, gli MC che accompagnavano la musica nei locali, iniziarono a parlare sopra le parti strumentali dei dischi, tra questi vanno ricordati U-Roy, Dr. Alimontado e Dillinger che diventarono popolari performer in questo particolare genere e questa tradizione continua tuttora in quella che viene chiamata musica Dancehall. Nel 1967, gli immigrati giamaicani portarono il dub a New York ed iniziarono a lavorare nelle feste delle comunità, nelle piste di pattinaggio o direttamente sulla strada.

Un'altra significativa influenza proviene dalla musica blues, particolarmente dal tipico aspetto chiamato call and response, ovvero chiama e rispondi che sopravviveva nella tradizione del toasting, un altro aspetto della tradizione orale intrinseco della musica hip hop, che divenne particolarmente pronunciato nei primi anni 1980 con la nascita dei battles (battaglie) tra MC.
DJ Kool Herc, un immigrato giamaicano, era uno dei più popolari DJ a New York durante gli anni 1970, e suonava nei block party del Bronx passando velocemente dai dischi reggae e quelli funk, rock e disco, notò che i newyorkesi non amavano particolarmente il reggae. Herc ed altri DJ notarono inoltre che chi ballava la loro musica preferiva più le parti con forti percussioni, ed iniziarono ad estendere l'uso del mixer audio e del doppio giradischi. All'interno di una atmosfera di forte competizione, Herc, i suoi amici ed i suoi "avversari" svilupparono velocemente altre tecniche di missaggio per mantenere i partecipanti attivi, eccitati.

Come in Giamaica, questi elementi erano accompagnati da dei performer che parlavano mentre suonava la musica; inizialmente furono chiamati MCs (dall'inglese Masters of Ceremonies, maestri di cerimonie) e, più tardi, rapper. I primi rapper si focalizzavano sull'introduzione di sé stessi, del DJ e degli altri addetti ai lavori, ma presto le loro performance si svilupparono fino a comprendere improvvisazioni e semplici beat four-count assieme a piccoli cori. Più tardi gli MC aggiunsero liriche più complesse e spesso umoristiche, comprendenti anche temi a sfondo sessuale. Va ricordato che la musica hip hop è cresciuta stabilmente nella popolarità, ed alla fine degli anni 1970 iniziò a diventare la principale forza artistica che si stava espandendo negli Stati Uniti. Durante i successivi due decenni, l'hip hop è gradualmente entrato nella vita comune statunitense, la transizione usualmente viene considerata conclusa nel 1992, mentre alla fine della decade, la cultura aveva oramai varcato i confini nazionali, per spandersi un po' per tutto il pianeta.

é la seconda estate che passo....+ bella della mia vitaaaaaa CON IL MIO AMORE TI AMO AMORE MIO sono sstata a rodi grecia
nome significava rosa (anche se attualmente il fiore si denomina Triandafila - τριανταφυλλιά, e ricorrente è la denominazione di Isola delle rose. La rosa è uno dei simboli di Rodi, frequentemente impresso sui coni delle monete. Non è comunque certa l'origine del nome, e coesistono teorie che lo collegano alla mitologia. Rodo, ninfa figlia di Poseidone e di Afrodite. Altre figure rappresentative dell'isola sono il cervo, la cui statua domina il principale ingresso portuale, e di cui vari esemplari pascolano lungo i percorsi dei parchi delle mura, e l'Ibisco, onnipresente fiore che decora ville e giardini. Secondo leggende popolari furono i cervi, e non Forbante a liberare l'Isola dai serpenti.


Storia [modifica]
L'isola era abitata già nel Neolitico, anche se rimangono poche tracce di questa cultura. Nel XVI secolo a.C. i Micenei raggiunsero Rodi, e più tardi la mitologia greca farà riferimento alla stirpe dei Telchini di Rodi, associandoli a Danao, che era soprannominato Telchinis.

Invasa dagli Achei nel XV secolo a.C., l'isola conobbe un periodo di sviluppo nel XI secolo a.C., con l'arrivo dei Dori che costruirono le tre importanti città di Lindos (Lindo), Ialysos e Kameiros, che insieme a Kos, Cnido e Alicarnasso (quest'ultima sulla costa della Ionia) dettero vita alla Hexapolis dorica.

Nelle Olimpiche di Pindaro si narrava che l'isola fosse nata dall'unione di Helios, dio del sole, con la ninfa oceanina Rodi (Rodo, Roda o Rode ) e le città presero i nomi dei loro tre figli.

Dopo che Atene sconfisse gli invasori Persiani nel 478 a.C., le tre città aderirono alla Lega ateniese. Allo scoppio della guerra del Peloponneso nel 431 a.C., Rodi si mantenne neutrale pur facendo parte della Lega. La guerra terminò nel 404 a.C., con Rodi che decise di mantenere la non belligeranza per tutta la durata delle ostilità.

Nel 408 a.C. le tre città si unirono per formare un'unica unità politica: si costruì perciò una nuova capitale nella parte settentrionale dell'isola, la città di Rodi, i cui lavori di costruzione furono condotti dall'architetto ateniese Ippodamo. Il generale indebolimento della Grecia in seguito alla guerra del Peloponneso fece sì che l'isola fosse prima conquistata da Mausolo di Alicarnasso, poi dai Persiani nel 340 a.C., infine da Alessandro Magno nel 322 a.C..

Dopo la morte di Alessandro, tre dei suoi generali (Tolomeo, Seleuco e Antigono) si divisero l'impero: Rodi strinse forti legami culturali e commerciali con i Tolomei di Alessandria per formare così la lega rodo-egiziana che controllò i traffici commerciali nell'Egeo per tutto il III secolo a.C..

La città divenne un centro marittimo, commerciale e culturale di grande importanza la cui moneta circolava per tutto il Mediterraneo. Le sue famose scuole di filosofia, scienza, letteratura e retorica rivaleggiavano con quelle di Alessandria. Fra i più importanti esponenti di questo grande momento di sviluppo vi furono il maestro di retorica Eschine, Apollonio di Rodi, gli astronomi Ipparco e Gemino, il retorico Dionisio Trace. La scuola di scultura dell'isola sviluppò uno stile drammatico e ricco noto come "barocco ellenistico".

Nel 305 a.C., il figlio di Antigono assediò Rodi al fine di rompere l'alleanza. Dopo un anno, nel 304 a.C., si arrivò ad un accordo di pace e l'assedio fu tolto: gli abitanti dell'isola decisero di vendere gli equipaggiamenti abbandonati dagli assedianti per poter così erigere una statua al dio Helios, statua conosciuta come il Colosso di Rodi.

Nel 164 a.C. Rodi stipulò un trattato con Roma. Nell'isola giungevano i figli delle nobili famiglie romane per seguire le lezioni dei maestri di retorica, fra i quali Ermàgora di Temno (II secolo a.C.), autore tra l'altro, secondo Suida, di una Ars rhetorica (che peraltro non va affatto identificata tout-court con la Rhetorica ad Herennium, opera fino al XVI secolo attribuita a Cicerone e dalla critica successiva ascritta invece, sulla fede di Quintiliano, al retore latino Cornificio del I secolo a.C.). Inizialmente Rodi fu un'importante alleata di Roma, ma finì poi col perdere i privilegi acquisiti, tant'è che venne saccheggiata da Cassio. Mantenne tuttavia una grande importanza commerciale. Significativo è il fatto che il provvedimento fondamentale dell'antico diritto marittimo abbia preso il nome di lex rhodia de jactu.

Nel I secolo d.C. l'imperatore Tiberio trascorse un breve esilio a Rodi. Cristianizzata da San Paolo, dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente appartenne per dieci secoli all'impero bizantino. Ciononostante, venne più volte occupata: dagli arabi guidati da Mu'awiya ibn Abi Sufyan nel 672. Durante la prima crociata venne ripresa da Alessio I Comneno.

Nel 1309 l'isola passò sotto il controllo dei Cavalieri Ospitalieri che furono perciò noti come Cavalieri di Rodi. La città fu ricostruita come un modello ideale di città medievale europea: di questo periodo rimangono molti monumenti famosi fra cui il Palazzo del Gran Maestro. Le possenti mura costruite dai cavalieri permisero all'isola di resistere agli attacchi del sultano dell'Egitto nel 1444 e di Maometto II nel 1480. Tuttavia, nel dicembre del 1522 Rodi non poté resistere al grande esercito di Solimano il Magnifico. Ai pochi cavalieri rimasti fu concesso di ritirarsi a Malta, mentre l'isola restò sotto il dominio ottomano per cinque secoli.

Occupato già dal 1912 durante la guerra di Libia, l'arcipelago divenne parte del Regno d'Italia al termine della prima guerra mondiale. La città di Rodi costituì il capoluogo di una provincia la cui sigla automobilistica era RD. Nel 1923 il governatorato di Rodi fu affidato a Mario Lago che con un atteggiamento paternalistico, mitigò l'autoritarismo di Roma e riuscì a far convivere pacificamente la multietnica comunità dell'isola, restaurando numerose opere monumentali, e costruendo infrastrutture ed edifici pubblici (scuole, ospedali...). La saggia ed equilibrata politica di Lago portò Rodi a vivere un periodo idilliaco. Durante tale periodo uno dei cervi della porta marittima dell'isola venne sostituito dalla lupa capitolina. Purtroppo nel 1936 fu nominato nuovo governatore De Vecchi, un fascista della prima ora, incapace di proseguire l'accorta politica del precedecessore, che quindi si inimicò profondamente sia i greci, che gli ebrei.




Prassonissi, dove si incontro i mari

Nell'immagine: l'incontro del Mar Mediterraneo con il Mar Egeo

Per secoli l'isola ebbe un'importante comunità ebraica. Si trattava soprattutto di ebrei che erano fuggiti dalla Spagna e che parlavano il ladino. In seguito alla firma delle leggi razziali del 1938 da parte di Vittorio Emanuele III i nazisti deportarono gli ebrei di Rodi. Alla fine del conflitto, i pochi sopravvissuti poterono fare ritorno. Alcuni di essi aprirono un importante museo, il "museo degli Ebrei di Rodi".

Dopo l'8 settembre 1943, durante la seconda guerra mondiale, la città ed il resto dell'isola furono teatro di violenti scontri tra le forze italiane del governatore Campioni, e quelle comandate dall'ammiraglio Mascherpa e le forze tedesche del generale Kleeman, che videro infine la resa delle forze italiane ed il controllo da parte tedesca dell'intero Dodecaneso fino alla fine della guerra. Nel 1947, a seguito dei trattati di Parigi, l'Italia fu costretta a cedere il Dodecaneso alla Grecia.
Per lo piu, le spiagge di Rodi hanno ricevuto la bandiera blu dell'Unione europea, un premio per le spiagge pulite e le acque cristalline dell'isola.

Comune di Rodi
All'estremita settentrionale della citta di Rodi, trovasi il littorale mondano con le spiagge piu fotografate di Grecia tra cui la nota spiaggia "Eli". I grandi alberghi, il Casino e l'Aquario si susseguono su questa lunghissima spiaggia, la piu lunga dell'isola, punteggiata da ombrelloni, lettini, punti di ristoro e trampolino per i tuffi.


Comune di Ialissos
A Ixia di Ialissos, troviamo spiagge organizzate sabbiose e ciottolose ed il mare che scende a picco. Perfette per chi adora nuotare. Per il maestrale che di solito soffia in zona, queste spiagge sono l'ideale per gli appassionati di windsurf.

Comune di Kallithea
Alle terme di Κallithea, spiaggia organizzata con insenature alberate, vasche naturali e rocce scolpite. Ogni insenatura offre ombrelloni e punti di ristoro.
Sempre in zona, grande spiaggia sabbiosa a Roni ed a Κokkina.

A Faliraki, lunghissima spiaggia sabbiosa (oltre 5 chilometri). Qui dominano i grandi alberghi con le spiagge organizzate ed i sport acquatici. Si possono pero anche trovare posti tranquilli. Faliraki possiede spiagge che possono soddisfare anche il visitatore piu esigente. Il golfo Κatharas che associa alla spiaggia sabbiosa grossi scogli e forse il golfo piu suggestivo dell'isola e la zona e anche chiamata golfo dei nudisti. Sulla spiaggia Τraganou il mare penetra nelle grotte scavate nella roccia.
A Faliraki, potete anche giungere in battello che prenderete a Mandrakio a Rodi.

Dopo Faliraki, troviamo Ladiko, un piccolo golfo che ha veramente tutto: sabbia fine, piccoli scogli, colli circostanti alberati, lettini, doccie e ristorantino. A ridosso di Ladiko, la spiaggia Anthony Quinn. Il noto attore era proprietario di un grande appezzamento di terra nella zona in cui fu girato il film: "I cannoni di Navarone" ed oggi la zona e chiamata con il nome dell'attore scomparso. Immersa nel verde che si specchia nel mare donandogli un colore particolare; e veramente una delle spiagge piu belle dell'isola. Vi e un piccolo molo per l'approdo ma molte barche preferiscono gettare l'ancora lontano dai bagnanti.

Comune di Afandou
Afandou possiede un' estesa spiaggia sabbiosa con presenza di ciottolame ed il mare che scende all'improvviso. Vi sono alcuni punti di ristoro, botteghini per gli sport acquatici ed un paio di ristorantini. Seguendo la strada costiera, incontrerete il Golf Club di Rodi. Un trenino ed un autobus di linea collegano la spiaggia con Afandou.

Κolimbia possiede una spiaggia sabbiosa con piccolissimi ciottoli e pedalo. Gli alberghi sorgono attorno alla spiaggia. Nel porticciolo naturale potrete assaggiare frutti di mare sull'onda.

Comune di Arcanghelos
Τsambika, una delle spiagge piu belle dell'isola, sabbiosa, estesa, ampia con finissima sabbia bianca. Gente di tutta le eta e nazionalita viene a fare il bagno nelle sue acque turchesi. Dominata dall'imponente rocca sul quale si affaccia il monastero della Panaghia tis Τsambikas, al quale la spiaggia deve il proprio nome.

Stegna, spiaggia ideale per chi cerca pace e tranquillita. Porticciolo suggestivo con sabbia e ciottolame, sport acquatici, un paio di ristorantini sull'onda e camere in affitto.
Charaki, golfo idilliaco valorizzato a scopi turistici. Spiaggia con grossi ciottoli nella parte destra; a sinistra invece spiaggia sabbiosa.
Un po prima di Charaki, troviamo Αgathi, piccola spiaggia sabbiosa al riparo dal vento. Ιdeale per il campeggio dato che al termine della spiaggia si trovano delle grotte che si prestano per il pernottamento.

Comune di Lindos
A Κolatho, ampia spiaggia lunga quattro chilometri, con sabbia e sottile ciottolame. Ad un certo punto della spiaggia, si puo vedere una nave naufragata sulla riva.
A Vlicha, grande spiaggia un po prima di Lindos. Il mare scende dolcemente. Gli alberghi della zona sono costruiti sulle pendici vicine e sulla spiaggia.
Lindos, la spiaggia piu nota dell'isola. Il suggestivo golfo la taglia in due formando quindi una parte sinistra ed una parte destra che scendono sotto l'acropoli in via Palla, da cui ha preso il nome la spiaggia detta appunto Palla. Dappertutto si scorgono lettini, ombrelloni, ristorantini e tanta gente. L'acqua della spiaggia e molto bassa, ideale per i bambini.
La spiaggia di Αghios Pavlos nel golfo riparato da due piccole spiagge sabbiose (quella a destra e organizzata mentre quella a sinistra e adatta a chi preferisce la solitudine) con la chiesetta alla punta estrema. Ciottoli, sabbia, piccole rocce sulle quali arrampicarsi per un bel tuffo in mare ed acqua turchese sono alcune delle caratteristiche di questa spiaggia.
Il luogo di villeggiatura Pefki , immerso nel verde, dispone di una bella spiaggia organizzata con moderne unita ricettive.
Il golfo chiuso di Glistra con la bella spiaggia riparata dai venti vicino a Lardos. Vi e anche una piccola spiaggia con sabbia finissima preferita da coloro che desiderano calma e tranquillita.

Comune di Notias Rodou
Κiotari, luogo moderno di villeggiatura su una spiaggia infinita. Qui i villeggianti sono soprattutto famiglie o coppie che cercano l'abbinamento mare e pace. Vale la pena soffermarsi per un bagno sulla spiaggia dorata ed assaggiare i cibi locali nei ristorantini curati.
Iennadi, sabbia e sottile ciottolame fino a perdita d'occhio ma anche i piu rumorosi beach parties di tutta l'isola. La spiaggia ha due facce: chiasso e tranquillita.
Aghios Pavlos, sabbia vergine ed umida, cedri e tranquillita assoluta. Posto stupendo per isolarsi. Per giungere sulla spiaggia, seguite la strada sterrata che si snoda tra i cipressi, di fronte al monastero costruito dagli italiani con l'imponente campanile (torre con l'orologio).
Alla punta meridionale dell'isola, Prassonissi, onde a destra, bonaccia a sinistra e windsurf dappertutto. Sui due versanti del lembo di sabbia che unisce Prassonissi al resto dell'isola, si stendono due golfi. A secondo della forza del vento si formano le onde o da una parte o dall'altra. Si raggiunge l'isolotto a piedi o a nuoto - tutto dipende dalla stagione e dal livello dell'acqua. Spesso i due versanti sono uniti dal mare che copre cosi la terraferma creando paesaggi di rara bellezza. E' il paradiso per antonomasia degli appassionati di windsurf soprattuto nei mesi di luglio ed agosto quando soffiano i meltemi.
Fourni, piccola spiaggia tranquilla ciottolosa esposta alle onde indicata per chi ama le bellezze naturali. Sulla spiaggia vi sono calette selvaggie ed una rupe a forma di nave che spunta in mezzo al mare. Ogni tanto compaiono sulla spiaggia alcuni esemplari di tartaruga careta - careta.

Comune di Attaviros
Un po dopo Siana, la spiaggia Gligada, una delle spiagge meno note dell'isola, ideale per coloro che preferiscono le esplorazioni. I pini arrivano fino alle rocce della spiaggia e conferiscono un bel color verde al mare.
La spiaggia di Skala Kamirou, con il suggestivo porticciolo ed i ristorantini dove si mangia pesce fresco; e il posto ideale per pescare.

Comune di Petaloudes
Spiaggia sabbiosa, con meltemi estivi, impianti organizzati, fanno di Tholos un posto ideale per gli appassionati di windsurfing.







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Pagina visitata 4445 volte, ultimo aggiornamento : 08/12/2007 - 15.38
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