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july90

nome:

giulia
eta': 37
Citta'.: napoli
Descrizione: Oggi tutti i popoli sono poveri perché hanno un debito
pari a tutto il loro denaro, perché all'atto dell'emissione
la banca centrale emette moneta solo prestandola, mentre
dovrebbe accreditarla e non addebitare. Il debito degli stati con le
banche private NON potrà mai essere cancellato, fintantoché
la Sovranità Monetaria è nelle mani delle banche.
Con questi presupposti è stata conseguita una vittoria storica nella totale
censura mediatica, sebbene sia un caso individuale, in cui il
Tribunale di Lecce il 15 settembre 2005 ,
con la sentenza numero 2978/05, ha condannato finalmente la
Banca d'Italia e la BCE, ma questa condanna va estesa
simbolicamente a tutte le banche d'emissione nel mondo,
dichiarando che la Proprietà della Moneta è della Collettività
Nazionale ed Europea, mentre la Banca Centrale ha unicamente
il compito di provvedere alla stampa.
Per meglio chiarire questo aspetto di tutto rilievo.....
dovete sapere che tutt'ora, la nostra società è disciplinata da
un governo usurocratico, gestito dalle banche d'emissione,
che ha la sovranità monetaria ed il potere di stampare
denaro e prestarlo allo STATO con tasso di interesse.
E' da tre secoli che va avanti questa storia con la nascita della
banca d'inghilterra nel 1694. Questa minoranza di individui
dirige il mondo secondo le proprie bramosie di potere, ed
i governi sono corresponsabili, per partecipare alla spartizione
della torta del potere e del privilegio, e si sottomettono. Ma vi
siete mai chiesti verso chi siamo in debito? Verso la francia,
l'olanda, la germania? ma no...verso la Banca d'Italia e la BCE
che è una banca privata, non pubblica come qualcuno di voi
pensa. Chiedetevi perchè lo STATO non si stampa i soldi da solo
invece di farseli prestare con tasso d'interesse? Senza contare che
è matematicamente impossibile restituire il prestito in denaro
contante. Per esempio, se uno vi dice: ti presto 10 mele ma tu
me ne restituisci 12, pensate che sia possibile? dove vi procurate
le mele? Sugli alberi! Ma i soldi non crescono sugli alberi. Se i soldi
li stampi tu, e solo tu, come posso restituirti più soldi di quelli
che mi dai? Basterebbe che il Signoraggio sulla moneta andasse
allo stato e non alle banche private! Tutto qua. Semplice, vero?
operazione applicabile in pochissimo tempo. L’unico problema
è che nessuno dei Signori della grande truffa vuole perdere
il proprio potere, soprattutto i banchieri! Chi abbandonerebbe
infatti, per il bene dello Stato e dei sudditi, un potere enorme
come quello che fornisce la Sovranità Monetaria ?
Nel momento infatti in cui la banca centrale
stampa questa moneta a prezzo nullo e compra le cose che noi
facciamo lavorando ottiene un potere d’acquisto inaudito.
Quando noi lavoriamo mettiamo a disposizione il nostro tempo,
la nostra professionalità, la nostra esperienza, mentre loro
cosa fanno? Accendono i macchinari, giorno e notte, e
stampano a prezzo ridicolo la moneta facendosela poi pagare
a prezzo altissimo allo Stato, il quale successivamente
si rifà su di noi con le tasse per sopperire il debito. Ecco
il giochetto mortale del debito perenne.Una banconota
da 100 euro costa 3 centesimi, ad emetterla
(stampa, carta, colore, tecniche di contraffazione) ma lo Stato,
ossia Noi, deve dare 100 euro veri per averla! Frutto di lavoro,
di sudore vero, non di una semplice operazione di stampa
meccanizzata. Più il 2,5% del tasso di sconto!
Loro spendono 3 centesimi e Noi gli diamo 102,5 euro!
Ma è roba da matti o no?
Due dei personaggi più illustri che cercarono di non sottomettersi
al signoraggio delle banche furono
i presidenti Abramo Lincoln e John F. Kennedy.
Il 4 giugno 1963, venne fatto un piccolo tentativo per togliere
alla Federal Reserve Bank il suo potere di affittare la moneta
al governo facendosi pagare un interesse. In quel giorno,
il presidente John Fitzgerald Kennedy firmo'
l'ordine esecutivo numero 11110 che ripristinava al governo
USA il potere di emettere moneta senza passare attraverso
la Federal Reserve. L'ordine di Kennedy dava al Ministero del
Tesoro il potere "di emettere certificati sull'argento contro
qualsiasi riserva d'argento, argento o dollari d'argento normali
che erano nel Tesoro".Questo voleva dire che per ogni oncia di
argento nella cassaforte del Tesoro, il governo poteva
mettere in circolazione nuova moneta. In tutto, Kennedy mise in
circolazione banconote per 4,3 miliardi di dollari.
Le conseguenze di questa legge furono enormi. Con un colpo
di penna, Kennedy stava per mettere fuori gioco la
Federal Reserve Bank di New York. Se fosse entrata in
circolazione una quantità sufficiente di questi certificati
basati sull'argento, questa avrebbe eliminato la domanda
di banconote della Federal Reserve. ma quel giorno kennedy
forse firmò la sua condanna a morte.
Il presidente Lincoln aveva bisogno di denaro per finanziare
la Guerra Civile ed i banchieri internazionali gli offrirono
un prestito al 24-36% di interesse; Lincoln rifiuto' la loro
richiesta perche' non voleva gettare la nazione in tale
enorme debito; Lincoln avanzo' la proposta al Congresso
perche' approvasse una legge che autorizzasse a stampare
banconote del Tesoro degli Stati Uniti.
Lincoln disse 'Abbiamo dato al popolo di questa repubblica
la piu' grande benedizione che abbia mai avuto - la loro propria
moneta per pagare i loro debiti.'. Lincoln stampo' oltre
400 milioni di Dollari (senza debito ne interesse) e pago'
i soldati, gli impiegati degli Stati Uniti e compro' forniture
per la guerra. I banchieri internazionali non lo apprezzarono,
volevano che Lincoln prendesse i soldi in prestito da loro in
modo che gli americani fossero debitori di un interesse
enorme sul prestito. La soluzione di Lincoln
fece apparire questo ridicolo.
Prima di venire ucciso dimostro' che lo stato ha la facoltà
di emettere moneta.
Nel 15 agosto 1971, quando il Presidente NIxon abolì
la convertibilità della moneta in oro,il debito pubblico,
in Italia, era attestato al 20 % del PIL. Nello stesso anno
decadono i patti di Bretton Woods. significa che lo Stato
da allora, decaduto l'obbligo della convertibilità monetaria,
avrebbe potuto benissimo emettere la propria moneta,
come avvenuto anche in alcune occasioni in passato,
incamerando il relativo signoraggio, la qual cosa
avrebbe evitato allo Stato d'indebitarsi e di pagare ogni anno
cifre astronomiche sui relativi interessi.Il danno derivante allo
Stato per non aver emesso direttamente la propria moneta,
ha fatto si che il debito pubblico passasse dal 20 % sul PIL
nel 1971 al 120 % nel 1994, per poi attestarsi intorno al
105 % negli anni 2000.
A questo valore di tutto rispetto, (il debito pubblico si è
attestato intorno ad un milione 381.000 milioni di Euro)
la cifra è così imponente che la nostra mente ha difficoltà
a quantificarla, vanno aggiunte le somme pagate ogni anno
per interessi passivi, anche questi importi risultano altrettanto
rilevanti poiché la media negli anni 90 è risultata di circa
180.000 miliardi di lire annue, per arrivare agli attuali
76.500 milioni di Euro .
.HENRY FORD diceva: “Meno male che la popolazione non
capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se
lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una
rivoluzione”.
Ebbene, qualcuno ha capito la situazione e sta combattento
una battaglia per voi, il minimo che potete fare è quello
di informarvi.
Anche se, in realtà, il fatto grave è la nostra condizione di
ignoranza, un po’ voluta da noi stessi, per paura o scellerata
superficialità e un po’ voluta dai nostri politici
(a detta di Ezra Pound “i politici sono i camerieri dei banchieri”)
disonesti e condiscendenti, come i giornalisti e tutti
QUELLI CHE SANNO MA NON DICONO.
I Politici o ignorano la problematica del signoraggio ed allora
sono inadeguati alle funzioni che vogliono svolgere, oppure
la conoscono e tacciono per quieto vivere. Ma il quieto vivere
del politico è molto più quieto del cittadino, che deve sudare
e sudare per arrivare alla fine del mese.


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Pagina visitata 2333 volte, ultimo aggiornamento : 01/05/2006 - 23.54
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