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Lelian.

nome:

Federica
eta': 34
Citta'.: quarto beach,per mia sfortuna.
Descrizione: Credo che mi si possa riassumere nell'Epitaffio di Corbière.
Almeno,per come la mia testa deviata mi percepisce.
Ma poco importa ;D

EPITAFFIO [T.Corbière]


Si uccise per ardore, o morì di pigrizia.
Se vive, è per oblio; ecco quel che lascia:
“ Il suo unico rimpianto fu di non essere la propria amante”.
Nacque senza scopo,
fu sempre incalzato dal vento di prua,
e fu uno spezzatino,
adultero miscuglio di ogni cosa.
Del non so che; – ma senza un dove:
dell’oro, – ma senza un soldo;
dei nervi, - senza nerbo. Vigore senza forza;
dello slancio, con una storta;
dell’animo, ma senza violino;
dell’amore, ma pessimo stallone.
- Troppi nomi per avere un nome. -
Corriere d’ideali, senza idea;
rima ricca, e mai rimata;
senza essere stato, ritornato;
si ritrovava perduto ovunque.
Poeta, a dispetto dei suoi versi;
artista senz’arte, alla rovescia;
filosofo, a casaccio.
Un buffone serio, ma non buffo;
attore: non sapeva la sua parte;
pittore: suonava la musette;
e musicista: con la tavolozza.
Una testa! – ma senza testa;
troppo folle per saper essere anche scemo;
prendeva fischi per fiaschi.
- I suoi versi falsi furono i soli veri.
Uccello raro – e di paccottiglia;
molto maschio… e a volte molto femmina;
capace di tutto, e buono a nulla;
acchiappava bene il male, male il bene…
Prodigo com’era il figlio
del Testamento, senza testamento.
Coraggioso, e spesso per paura di seguire la corrente,
andava controcorrente!
Colorista arrabbiato, ma smorto;
incompreso… soprattutto da se stesso;
pianse, cantò tutto stonato;
e fu un difetto senza difetti.
Non fu qualcuno né qualcosa.
Il suo naturale era la posa.
Non posatore, posava per l’unica;
troppo ingenuo, era troppo cinico;
non credeva a nulla, e credeva a tutto.
Il suo gusto era il disgusto.
Troppo crudo, perché era troppo cotto,
a nulla rassomigliava meno che a se stesso,
si divertì con la sua noia,
fino a svegliarsi di notte.
Vagabondo al largo, alla deriva,
relitto che non arriva mai…
Troppo se stesso per potersi sopportare,
con lo spirito a secco e la testa ubriaca,
finito, ma non sapendo di finire,
morì in attesa della vita
e visse, in attesa della morte.
Qui giace, - cuore senza cuore, mal piantato,
troppo riuscito – come fallito.

[praticamente,io.]

per il resto,che altro dire?
meglio se chiedete,mi sa.



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Pagina visitata 3145 volte, ultimo aggiornamento : 14/01/2007 - 12.42
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