Ai suoi tempi viveva il crudele re di Tebe, Minosse, che con la sua flotta aveva assediato Atene, già afflitta da peste e carestia. E agli assediati il cattivo di turno impose un atroce tributo: ogni anno e per nove anni, gli ateniesi dovevano fornire sette ragazzi e sette ragazze da dare in pasto ad un essere famelico che passava i suoi giorni in quel di Creta, il Minotauro. Questo mostro vorace aveva la forma di un uomo con la testa di un toro, e viveva nel Labirinto , una intricata costruzione fatta di corridoi e sotterranei, antri e cunicoli. Teseo, un giorno deliberò di porre fine con le armi alla cruenta taglia imposta da Minosse agli ateniesi. Parte alla volta di Creta con quella che sarebbe stata l’ultima infornata di giovani destinati alle fauci del mostro. Lì, nel frattempo, riesce a far invaghire di sé la bella Arianna, la figlia del re dell’isola, e, con l’aiuto di lei e munito di una potente mazza, penetra con le piangenti vittime nel dèdalo tenebroso . Teseo affronta dunque il Minotauro e ingaggia con lui un corpo a corpo furioso, ma alla fine gli assesta sulla bestiale testa una mazzata che lo fa stramazzare a terra, morto sul colpo.
L'amore non deve implorare e nemmeno pretendere, l'amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé. Allora non è più trascinato, ma trascina." Herman Hesse
Tutte le cose sono belle e lo diventano ancora di più quando non abbiamo paura di conoscerle e provarle. L'esperienza è la vita con le ali. K.Gibran Eccomi qua