Abito al limite della follia, dentro una casa che è solo
Descrizione:
mia, abito al limite della periferia in un bidone di latta che è casa mia.
" MemoriE dI uN iPPopOtaMo VioLa "
-OOO-
Ad un tratto il tempo si fermò
E ridendo mi chiese di andar via.
Ed ora queste crude lacrime
Irrorano il mio viso silente
Cremato dal profumo dell'immenso.
La quinta stagione divora la mia essenza.
- Slash_Kief -
Cenere, fango e polvere sul mento
Un altro uomo tra la folla in fila.
Attende.
Un istante fa c'eravamo solo io e il tempo,
Tra le lenzuola fredde e umide,
Ad ascoltare il cigolio dell'altalena nel parco opposto alla strada..
Profumo di luoghi lontani, di terre aride oltreoceano;
Quartieri desolati e peschi in fiore..
Quanti sogni abbiamo fatto da svegli!?
E quante realtà abbiamo vissuto dormendo?
Svegliate i vostri ricordi nell'ultima ora,
Attendete l'ultimo istante prima di ingoiare il passato?
E reggetevi forte, nell?attesa che cominci l'ultimo viaggio!!
- Slash_Kief -
Visione
Volti di ceramica e alloro.
Pareti umide e silenziose.
Stanze buie, lampade,
luce soffusa, silenzio.
Bruciano le tende e i sogni;
La notte mantiene la calma
e il tempo è muto.
L?angoscia comincia la danza.
Incantato l?osserva il pagliaccio
con un solo occhio,
sulla poltrona purpurea
sotto il pendolo immobile.
Un?unica lancetta punge il tempo.
Il pierrot scalzo,
col cuore di gomma,
legge
accovacciato nell?angolo buio
accanto alla scala.
La solita pagina vuota.
Il solito libro senza nome ne odore.
Tutti esiliano i loro rancori
e tiepidi vivono in quella visione.
Crescono.
Immobili e a volte
Ondeggianti.
Sapessi come crescono;
Crescono e si nutrono.
Li osservo.
E nessuno
si accorge
della mia
presenza.
- Slash_Kief -
Una poesia è una città piena di strade e tombini piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi, piena di banalità e roba da bere, piena di pioggia e di tuono e di periodi di siccità, una poesia è una città in guerra, una poesia è una città che chiede a una pendola perché, una poesia è una città che brucia, una poesia è una città sotto le cannonate le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi, una poesia è una città dove Dio cavalca nudo per le strade come Lady Godiva, dove i cani latrano di notte, e fanno scappare la bandiera; una poesia è una città di poeti, per lo più similissimi tra loro e invidiosi e pieni di rancore...
Una poesia è questa città adesso, cinquanta miglia dal nulla, le 9:09 del mattino, il gusto di liquore e delle sigarette, né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade, questa poesia, questa città, che serra le sue porte, barricata, quasi vuota, luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà, i monti di roccia dura, l'oceano come una fiamma di lavanda, una luna priva di grandezza, una musichetta da finestre rotte...
Una poesia è una città, una poesia è una nazione, una poesia è il mondo...
E ora metto questo sotto vetro perché lo veda il pazzo direttore, e la notte è altrove e signore grigiastre stanno in fila, un cane segue l'altro fino all'estuario, le trombe annunciano la forca mentre piccoli uomini vaneggiano di cose che non possono fare.
- Bukowski -
La poesia e le canzoni mi attraggono perchè sono eterne.
Niente potrebbe sopravvivere all'olocausto
tranne le poesie e le canzoni:
nessun superstite potrebbe ricordare un intero romanzo
o ripristinare un quadro, una scultura, un film, ma certamente potrebbe ridare
vita a una poesia e a una canzone.
- Jim Morrison -
Non ce la fanno i belli muoiono tra le fiamme: sonniferi, veleno per i topi, corda, qualunque cosa........ si strappano le braccia, si buttano dalla finestra, si cavano gli occhi dalle orbite, respingono l'amore respingono l'odio respingono, respingono. non ce la fanno i belli non resistono, sono le farfalle sono le colombe sono i passeri, non ce la fanno. una lunga fiammata mentra i vecchi giocano a dama nel parco una fiammata, una bella fiammata mentre i vecchi giocano a dama nel parco al sole i belli si trovano all'angolo di una stanza accartocciati tra ragni e siringhe, nel silenzio, e non sapremo mai perchè se ne sono andati, erano tanto belli. non ce la fanno i belli muoiono giovani e lasciano i brutti alla loro brutta vita. amabili e vivaci: vita e suicidio e morte mentre i vecchi giocano a dama sotto il sole nel parco.
"Che te ne fai di un titolo?"
- Bukowski -
"La Morte si fuma i miei sigari"
Sai com'è: sono qui ubriaco ancora una volta e ascolto Chajkovskij alla radio. Gesù, lo sentivo quarantasette anni fa quando ero uno scrittore morto di fame ed eccolo qui di nuovo ora io sono uno scrittore con un po' di successo e la morte va su e giù per questa stanza e si fuma i miei sigari beve qualche sorso del mio vino mentre il vecchio Pietro continua a darci dentro con la sua "Patetica", ho fatto un bel pezzo di strada e se ho avuto fortuna è perché ho tirato bene i dadi: ho fatto la fame per l'arte, ho fatto la fame per riuscire a guadagnare cinque dannati minuti, cinque ore, cinque giorni, volevo soltanto buttare giù qualche frase, il successo, il denaro non importavano: io volevo scrivere e loro volevano che stessi alla pressa meccanica, in fabbrica alla catena di montaggio volevano che facessi il fattorino in un grande magazzino.
Be', dice la morte, passandomi accanto, ti prenderò comunque, non importa quello che sei stato: scrittore, tassista, pappone, macellaio, paracadutista acrobatico, io ti prenderò... okay, baby, le dico io. Adesso ci beviamo qualcosa insieme mentre l'una di notte diventano le due e lei solo sa quando verrà il momento, ma oggi sono riuscito a fregarla: mi sono preso altri cinque dannati minuti e molto di più.
- Bukowski -
Se vi va... lasciatemi pure i vostri commenti...
Se vi va.. Conoscetemi meglio
Se vi va... offendetemi
Se vi va.. restate in silenzio
e fate che il vostro silenzio sia il rifugio delle vostre emozioni, sensazioni, dolori e rancori, dei vostri amori, delle vostre passioni, della vostra anima...