NEMMENO IL TRASCORRERE INESORABILE DEL TEMPO CANCELLERA' COLUI CHE LASCIA UN'ORMA INDELEBILE......
"L' Angelo Azzurro", Omar Sivori , mezz'ala argentina degli anni '60 viene inserito nella storia del calcio Napoli come un'artista del gioco del calcio capace di pennellare una tavolozza piena di colori superbi. Nato in Argentina, veniva a Napoli dopo aver giocato altrettanti campionati in serie A con la Juventus. Lo stesso racconta: "venivo dalla Juventus al Napoli, avevo avuto problemi con la società bianconera, ed ero convinto di trovare a Napoli le motivazioni giuste". Il suo grande amico Emoli lo spinse ad indossare la maglia azzurra, ma dopo due campionati di serie B con il Napoli, ebbe qualche perplessità di scelta. La squadra azzurra rientrò poi nell'anno in serie A e le cose si misero bene, a distanza di anni, la scelta che fece Omar Sivori fu veramente azzeccata. Sivori debuttò in maglia azzurra nel campionato 1965-66 il 05 settembre del 1965 nella gara Napoli-Spal vinta dagli azzurri per ben 4 a 2. I suoi gol portarono gli azzurri all'apice del successo, furono ben 63 presenze con 17 reti. "Cabezon" come veniva chiamato dai suoi concittadini, per il suo sinistro micidiale. Dribbling danzato e stretto, colpitore "di taglio" e di "effetto" formidabile. Il primo gol realizzato nel Napoli fu in Napoli-Atalanta (5-1), per lui due doppiette. Omar vanta in nazionale argentina delle presenze, tanto che fece parte del trio degli "Angeli dalla faccia sporca" insieme a Maschio ed Angelillo. "Oriundo" fece parte anche della Nazionale A italiana. Direttore tecnico per breve tempo della Nazionale argentina. Arrivò a Napoli per scelta del Presidente Lauro, che a quei tempi aveva stretto una cordiale amicizia con la famiglia Agnelli, inseguito da altre squadre, Inter in testa, preferì Napoli per la gente e perché la cifra offerta da Lauro era ben più consistente rispetto a quella offerta dall'Inter. Omar racconta: "Il giorno del mio arrivo a Napoli, non melo dimenticherò mai, quanta gente alla stazione di Mergellina mi attendevano fuori, c'erano tifosi dovunque, anche sui binari della stazione, un caos generale..." "Dovetti salire su un'auto della polizia per poter evitare i tifosi e raggiungere il comandante Lauro che mi attendeva nel suo ufficio, ma alla sede del Napoli in via Crispi trovai ancora tanta gente che mi aspettava, allora l'organizzazione decise che forse era meglio se l'incontro avveniva il giorno dopo, e così fu, solo un bagno di folla e nient'altro, dopo ben otto anni alla Juve non pensavo che la gente di Napoli potesse in un solo giorno accogliermi in quella maniera, a Torino era tutto diverso". Sivori ricorda anche lo spiacevole episodio durante un Napoli-Juventus, quando fu espulso dall' arbitro, una vera battaglia, l'espulsione anche del compagno Panzanato e Favalli. Era amareggiato, infatti arrivò una grande squalifica in campionato, tanto che decise in quell'anno di parlare con l'allora presidente del Napoli Fiore per rinunciare a sei mesi di stipendio ed al residuo ingaggio. Il calciatore fu molto dispiaciuto per quell'episodio. Ricorda il tifoso napoletano molto affettuoso con lui e con tutta la squadra, i suoi primi due anni nel Napoli furono bellissimi, poi alcuni episodi, come quelli citati contro la Juve ed un infortunio durante una tournée in Colombia con la propria nazionale argentina contraddistinsero la fine della sua attività calcistica. Tra i suoi ricordi a Napoli anche la stretta amicizia con Emoli e Cuman. Agnelli invece é stato il presidente che ha apprezzato maggiormente. Ma ha avuti ottimi rapporti anche con Corcione ed il presidente Fiore. Ricorda con grande stima anche l'allenatore Renato Cesarini, anche se gli diede un dispiacere venendo a vincere a Napoli con la Juve per 4 a 0. Alla domanda quale calciatore ha considerato il migliore in assoluto, non poteva che rispondere di Diego Armandio Maradona, che per certi versi gli somigliava, il piede sinistro, le punizioni, i dribbling stretti, anche se avevano alcune caratteristiche diverse. Omar ricorda anche i suoi più bel gol in Italia, quelli segnati al Napoli guidato da Cesarini, e quello segnato all'Atalanta quando giocava tra le fila del Napoli. Ma un altro gol memorabile é quello segnato in Coppa Italia contro la Sampdoria, scartò tre avversari più il portiere. "L'Angelo Azzurro" ha nella sua bacheca: due scudetti (vinti con la Juventus), tre coppe Italia (una vinta a Napoli), una Coppa Uefa (vinta con la Juventus), una Supercoppa di Lega (vinta sempre con la Juventus), e tanti altri trofei internazionali. La sua carriera calcistica fu densa di grandi soddisfazioni, ha anche collaborato in Italia dopo aver terminato la sua carriera di calciatore con alcune testate giornalistiche, Opinionista TV, si ricorda anche l'anno in cui fu Opinionista e commentatore della "Domenica sportiva", altrettante collaborazioni e presenze in alcune trasmissioni della Mediaset e poi anche consigliere del calcio mercato della Juventus per tanti anni.
frimm
29/6/2007 22:40:4 - 10777668
