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E per la cronaca io certe canzoni di Ligabue non posso più ascoltarle, e non ho più ascoltato nemmeno gli Almamegretta.

Quanto c'è ancora di te?

Tanto troppo, ma ogni volta che provo a sfiorare quel tanto e quel troppo...la sabbia è talmente tanto sottile che non si fa afferrare.

Perdono e memoria corta....si perdona solo quando il ricordo non fa più male, quando ci si sposta dall'io all'altro.

E non so bene se ho troppo una buona memoria o se non posso perdonare!


...Come il di' in cui mia madre mi disse che era rubare

e mi trovai in una mano domande e nell'altra me stesso

così resto osservando bambini piangenti

e mi chiedo se è un figlio che impara o chissà....

e tutto corre tutto fugge tutto passa

come fosse dovuto

niente è più puro

ne suoni ne colori ne l'aria

ne sapori che ogni cosa sà

solo del tempo perduto.....


Era, è e sarà sempre un uomo di merda ma una cosa sapeva farla.....Scrivere canzoni!


( 26/10/2009 15:14:45 - N. 374501 )


MARE VERDE DI PIOGGIA...

PIOVE...
PIOVONO LACRIME D'AMORE DAL CIELO...
PER BENEDIRE LA VITA...
PER CONSOLARE UN AMORE...
PER FAR SI CHE ANCHE UNA SOLA PICCOLA GOCCIA
TI CAREZZI IL VISO...
PER BAGNARTI DI SOGNI...
SARO' PIOGGIA?

GOCCE DI RUGIADA
SALE BRILLANTE
SOLCANO SFERE DI LUCE
MA IL MARE ALLA MEMORIA
NON E' PIU' BLU,
MA VERDE...
VERDE MARE...
MARE DI PIOGGIA...
SALE BRILLANTE!



DOCTOR

( 7/10/2008 10:42:16 - N. 353355 )

Controluce
il tuo volto
è una macchia scura
ove giacciono due foglie
d'estate
mandorle pregiate
tra ciliegie
deliziose

L'alone che  sta intorno
circonda la tua figura
con un aura
di mistero di fascino...
Se m'avvicinassi
e ti annusassi?
Se annusandoti
mi restasse il tuo profumo?
Il tuo odore...
In quest'angolo
ti osservo
ti bramo
E quando il tuo sguardo
con il mio s'incontra
si sfiora
si cerca
nasce un sussulto nuovo!
Ti farò mio
per l'attimo che sarà........



light

( 1/7/2008 12:35:15 - N. 339836 )







QUANDO MENO TE LO ASPETTI

"TI ARRIVA IL GELATO

CON IL FRUTTO CANDITO"


( 25/6/2008 15:38:14 - N. 339119 )

Tra i messaggi di tempo fa c'era questo: 



La solitudine: bisogna essere molto forti
per amare la solitudine; bisogna avere buone gambe
e una resistenza fuori del comune; non si deve rischiare
raffreddore, influenza o mal di gola; non si devono temere
rapinatori o assassini; se tocca camminare
per tutto il pomeriggio o magari per tutta la sera
bisogna saperlo fare senza accorgersene; da sedersi non c’è;
specie d’inverno; col vento che tira sull’erba bagnata,
e coi pietroni tra l’immondizia umidi e fangosi;
non c’è proprio nessun conforto, su ciò non c’è dubbio,
oltre a quello di avere davanti tutto un giorno e una notte
senza doveri o limiti di qualsiasi genere.
Il sesso è un pretesto. Per quanti siano gli incontri
- e anche d’inverno, per le strade abbandonate al vento,
tra le distese d’immondizia contro i palazzi lontani,
essi sono molti - non sono che momenti della solitudine;
più caldo e vivo è il corpo gentile
che unge di seme e se ne va,
più freddo e mortale è intorno il diletto deserto;
è esso che riempie di gioia, come un vento miracoloso,
non il sorriso innocente o la torbida prepotenza
di chi poi se ne va; egli si porta dietro una giovinezza
enormemente giovane; e in questo è disumano,
perché non lascia tracce, o meglio, lascia una sola traccia
che è sempre la stessa in tutte le stagioni.
Un ragazzo ai suoi primi amori
altro non è che la fecondità del mondo.
È il mondo che così arriva con lui; appare e scompare,
come una forma che muta. Restano intatte tutte le cose,
e tu potrai percorrere mezza città, non lo ritroverai più;
l’atto è compiuto, la sua ripetizione è un rito. Dunque
la solitudine è ancora più grande se una folla intera
attende il suo turno: cresce infatti il numero delle sparizioni –
l’andarsene è fuggire - e il seguente incombe sul presente
come un dovere, un sacrificio da compiere alla voglia di morte.
Invecchiando, però, la stanchezza comincia a farsi sentire,
specie nel momento in cui è appena passata l’ora di cena,
e per te non è mutato niente; allora per un soffio non urli o piangi;
e ciò sarebbe enorme se non fosse appunto solo stanchezza,
e forse un po’ di fame. Enorme, perché vorrebbe dire
che il tuo desiderio di solitudine non potrebbe esser più soddisfatto,
e allora cosa ti aspetta, se ciò che non è considerato solitudine
è la solitudine vera, quella che non puoi accettare?
Non c’è cena o pranzo o soddisfazione del mondo,
che valga una camminata senza fine per le strade povere,
dove bisogna essere disgraziati e forti, fratelli dei cani


grazie Ciro
( 11/6/2008 10:23:39 - N. 336864 )

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