Descrizione:
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Siamo stati insieme e comunque non mi hai conosciuto mai!
Se parlo o meglio ancora se non parlo...chiediti il perchè! La mia malattia è la memoria.
TU SI PARTUTE E QUARTA E MO' TI SII ARREFFREDDATO IO NUN PARTO CCHIU' E QUARTA E SO PARTUTA CHIANU CHIANU E ZITTA ZITTA... E NUN PUTEV SAPè CHE ADDIVENTAVA ACCUSSì.... IO NUN SAPEV CHE PUTEV STA BONA SUL'IO E NUN STA CCHIù BON SUL'IO E SENZ' E TE!
Vieni qua, vieni qua, io ti volevo bene, ma riparlarne è inutile, inutile, non ha più senso pensarti, capire, provare o sparire Vieni qua, vieni qua, le solite parole di un sentimento fragile, fragile, come l'asfalto consuma la suola, l'amore si odia. ma tu non meriti più un attimo della mia vita per tutto quello che conta se conta, sei la mia impronta sulle dita
Non è proprio liscia, non va così liscia per noi che chiediamo che or'è, e c'è un'altra strada e c'è un'altra luna e un altro bar che chiude e un'altra voglia di fortuna. E allora, bambina, c'è poco da dire se non che mi troverai qua: cambiato per niente, ma neanche scontento, fottuto dal dovere pensare di dover avere. Ma ci sarà un souvenir che ci riporterà solo certi momenti. E sarà un bel souvenir una fotografia, una canzone fra i denti. Ma ci sarà un souvenir che ci commuoverà fino a farci contenti. Tieniti il tuo souvenir da mettere via poi ridicendoti *avanti*. Se tutto va in fretta sarò una saetta e tu lo sarai insieme a me peccato soltanto che ci sarà il tempo in cui dovremo dire: *Adesso è giusto riposare*. Ma ci sarà un souvenir che ci riporterà solo certi momenti. E sarà un bel souvenir una fotografia, una canzone fra i denti. Un souvenir formato Tir a centoventi all'ora arriva lì spazzando via qualsiasi altra cosa. Sarà un bel souvenir il nostro souvenir sarà di quasi tutti i colori. Sarà un bel souvenir, sarà lo specchio di riflessi chiari e riflessi scuri. La la la la la la la la La la la la la la la la la la la la la la la la la la la la la La la la la la la la la
HOTEL SUPRAMONTE ...e una lettera vera di notte falsa di giorno poi scuse accuse e scuse senza ritorno e ora viaggi vivi ridi o sei perduta col tuo ordine discreto dentro il cuore ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore... passerà anche questa stazione senza far male passerà questa pioggia sottile come passa il dolore... E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano cosa importa se sono caduto se sono lontano perché domani sarà un giorno lungo e senza parole perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole ma dove dov'è il tuo cuore, ma dove è finito il tuo cuore.
SPESSO LA GENTE NON HA LE EMOZIONI CHIARE ALTRO CHE LE IDEE...
SONO STANCA STANCA DI ASPETTARE STANCA DI SENTIRE STANCA DI VEDERE STANCA DI SOGNARE STANCA DI CAPIRE STANCA DI INSEGUIRE STANCA ANCHE DI ME PRIMA ANCOR CHE DI TE.... VOGLIO RIPOSARMI NELLA MIA QUERCIA.....
Sei un'altra cosa che ho perso, che mi è scivolata, che mi è caduta io c'ho provato ma non ti ho tenuta, vabbè pazienza credimi posso farne senza sei gia' un ricordo in dissolvenza e non fai differenza con tutto quello che ho perso senza rendermene conto come ogni volta che perdo un tramonto il giorno dopo affronto lo stesso, magari piove come adesso e ho perso l'ombrello ed il cappello ma il bello è quello, è il duello che ogni minuto ho fatto con la vita e quando la sorte mi si è accanita contro e pronto dovevo trovare veloce una via d'uscita procurandomi qualche ferite che non si chiude e ancora brucia, ma fa niente è solo un'altra cosa persa o qualche volta un'altra cosa data e dopo tolta all'improvviso, senza preavviso, che rende inferno ciò che era paradiso.
Ore passate a misurare dolore, dolore di testa, dolore di occhi, dolore di cuore dolore d'anima, di sangue, di ossa ma ciò non vuol dire che non possa darmi una scossa in fondo è solo una scommessa che ho perduto una promessa a cui ho creduto e che non hai mantenuto gia', basta non perdere la dignita' almeno curandola un po' con un bicchiere pieno come le tue frasi, adesso tutte perse come un mazzo di chiavi tu che cercavi, parole per farmi capire che eri pulita ma per finire poi sei riuscita, a perder me come 100 Lire e adesso credimi non ne voglio più sentire voglio guarire, guardando l'altra faccia di te che ho scoperto pensandoti solo come a una cosa che ho perso.
Ho perso treni e aerei più d'una volta il portafoglio ho perso indirizzi, soldi ma mai l'orgoglio il che è una sbaglio se mi fa perdere l'autocontrollo però non mollo c'ho fatto il callo e resta in ballo è un'altra cosa uscita dalla mia vita che presto o tardi verra' sostituita, in un futuro dove tu sarai passato remoto cancellato, dimenticato, sarai una foto buttata sul fondo di un cassetto chiuso coperta da qualche maglia che non uso e disilluso, ci proverò ad odiare se non ci riuscirò a mio malgrado dovrò amare, ma mai come cura per un vuoto da colmare e non mi scrivere non mi chiamare, non mi pensare perché da oggi un'altra cosa cerco e sono certo sara' diverso, da quella cosa che ho perso.
Finalmente ho visto tutto, e tutto è più chiaro....il quadro generale e totale!
quando credevo.... appunto ho sempre creduto troppo anche di te. finisce qui!
Il mio spazio, il mio tempo, non coincidono con il tuo spazio, con il tuo tempo...
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