Nick: testoster Oggetto: sulla scia di ahstarte... Data: 18/9/2003 13.26.13 Visite: 18
Posto che la verità sia una donna -, e perché no? Non è forse fondato il sospetto che tutti i filosofi, in quanto furono dogmatici, s'intendevano poco di donne? Che la terribile serietà, la sgraziata invadenza con cui essi, fino a oggi, erano soliti accostarsi alla verità, costituivano dei mezzi maldestri e inopportuni per guadagnarsi appunto i favori di una donna? - certo è che essa non si è lasciata sedurre - e oggi ogni specie di dogmatica se ne sta lì in attitudine mesta e scoraggiata (Al di là del bene e del male, VI,II,3). La volontà di verità che ci sedurrà ancora a molti rischi, quel famoso spirito di verità di cui tutti i filosofi fino ad oggi hanno parlato con venerazione: questa volontà di verità, quali mai domande ci ha già proposto! Quali malvagie, bizzarre, problematiche domande! È già una lunga storia - eppure non si direbbe, forse, che essa sia appena ora cominciata? Quale meraviglia se una buona volta, finalmente, diventiamo diffidenti, perdiamo la pazienza, e con impazienza ci rivoltiamo? Che si debba anche da parte nostra imparare da questa sfinge a interrogare? Chi è propriamente che ora ci pone domande? Che cosa in noi tende propriamente alla «verità»? (Al di là del bene e del male, VI,II,7). sembra si siano dati convegno domande e punti interrogativi ihihihhi eCce|-\oM Gennaro Gallo |