Nick: ADP Oggetto: Un omne bueno.... Data: 18/9/2003 20.17.57 Visite: 46
Traduco intengralmente una favola (uno degli "exemplos") tratta da "El Conde Lucanor", una raccolta di aneddoti che il consigliere di corte, Patronio, racconta al suo signore, per ammaestrarlo riguardo agli accadimenti della vita. L'autore del libro è il celeberrimo Juan Manuel, e il componimento risale al '300, quindi è in spagnolo medievale. Non parto dall'inizio perchè mi scoccio. EXEMPLO II , ciò che accadde ad un buon uomo e a suo figlio. [...]Il buon uomo e suo figlio erano lavoratori, e abitavano vicino ad una città. Un giorno che facevano mercato, disse a suo figlio di recarcisi con lui, per comprare delle cose di cui avevano bisogno. E decisero di portare una bestia che li accompagnasse. Andando al mercato, portavano la bestia senza carichi, ed entrambi procedevano a piedi, ed incontrarono alcuni uomini che venivano dalla direzione opposta. E da che parlavano l'uno con l'altro, quegli uomini si unirono tra di loro, e dissero che secondo loro il buon uomo e suo figlio non erano di buon giudizio, poiché portavano la bestia senza carico, ed andavano entrambi a piedi. Il buon uomo, dopo aver sentito ciò che dicevano quelli, chiese a suo figlio cosa ne pensasse. E il figlio disse che dicevano la verità, che non era di buon giudizio far andare la bestia senza pesi, ed andare entrambi a piedi. Così l'uomo disse al figlio di salire sulla bestia. E continuando il loro cammino incontrarono altri uomini, e come si allontanarono, questi cominciarono a dire che sbagliava molto quel buon uomo, perché andava a piedi, essendo vecchio e stanco, e il ragazzo, che poteva sopportare la fatica, andava sulla bestia. Allora l'uomo chiese a suo figlio cosa gli sembrasse di ciò che dicevano gli uomini, e il figlio disse che secondo lui era giusto. Allora l'uomo disse a suo figlio di scendere, e salì sulla bestia. Allora, a poca distanza, incontrarono altri uomini, e questi dissero che era molto sconveniente far andare il ragazzo, che era giovane e poco avvezzo alla fatica, a piedi, e l'uomo, ormai abituato a tali lavori, sulla bestia. Allora il buon uomo chiese a suo figlio cosa ne pensasse, ed egli disse che, a suo modo di vedere le cose, avevano ragione. Allora disse a suo figlio di salire sulla bestia, in modo che nessuno rimanesse a piedi. E camminando incontrarono altri uomini, i quali dissero che la bestia era così stanca che a stento ce la faceva a camminare, e che era un grande errore andare entrambi sulla bestia. L'uomo chiese a suo figlio cosa pensasse di ciò che quei bravuomini dicevano, ed egli rispose che dicevano la verità. Allora il padre rispose al figlio in questo modo: Figlio, ben sai che quando partimmo da casa, venivamo entrambi a piedi, la bestia senza carichi, e tu dicevi che ti sembrava la cosa giusta. Poi incontrammo uomini che dicevano che non era giusto, io ti feci salire sulla bestia, e tu dicesti che era giusto. Poi incontrammo altri uomini che dicevano il contrario, tu scendesti dalla bestia, io salii, e tu dicesti che era meglio così. E poiché gli altri dicevano ancora altre cose, ti dissi di salire sulla bestia con me, e tu dicesti che era una cosa giusta. E ancora quelli che incontrammo dissero che era sbagliato andare entrambi sulla besti, e tu dicesti che avevano ragione. E poiché le cose stanno così, allora io chiedo cosa mai possiamo fare io e te sulla quale la gente non abbia da obiettare. Quindi non è possibile in nessun modo, che sia facendo tutte quelle cose, sia non facendole, in ogni caso qualcuno dirà che sono sbagliate. Io feci questo perché tu lo prendessi ad esempio per i tuoi affari. Sii certo che non potrai fare nulla di cui tutti dicano bene, perchè se farai bene la cosa, i malintenzionati e coloro che non trarranno profitto dalla cosa, diranno male di essa; e se farai la cosa nel modo opposto, i buoni, e coloro che traggono giovamento dall'altra cosa, non potranno dire che è stata fatta bene. E quindi, se tu vuoi fare la cosa migliore, e quella dalla quale potrai trarre il massimo, cerca semplicemente di fare la cosa che ti appaga di più, e purché non sia male, non avere paura di non farla a causa di ciò che potrebbe dire la gente; perchè è certo che la gente, la maggior parte delle volte, parla delle cose secondo la sua volontà, e guardano bene soltanto le cose dalle quali potranno trarre profitto. [...] |