Nick: SPARTAK Oggetto: VIA YASSER ARAFAT Data: 21/11/2005 13.54.5 Visite: 309
SINDACO MARANO, NO A STRADA PER MARTIRI NASSIRIYA SONO VITTIME DEL LAVORO, MERITANO RISPETTO MA NON SONO EROI (ANSA) - NAPOLI, 20 NOV - Da ieri a Marano, centro a pochi chilometri di Napoli, c'è via Yasser Arafat, dedicata allo scomparso leader palestinese, premio Nobel per la pace. Non è più prevista, invece, come stabiliva una delibera del commissario prefettizio che aveva preceduto il sindaco in carica, Mauro Bertini, del Pdci, una strada intitolata ai 'martiri di Nassiriyà. Quell'atto è stato annullato, come tutti gli altri provvedimenti adottati dal commissario. «Sono vittime che meritano rispetto e solidarietà - dice Bertini ritornando sulla vicenda, della quale riferisce oggi anche il quotidiano Il Mattino - ma il martire è chi sceglie un'idea e per quella si fa uccidere». I morti di Nassiriya erano «andati lì a fare un lavoro per il quale erano pagatì. »Non c'è nemmeno bisogno di dirlo. Sono - tiene a sottolineare il sindaco - particolarmente amareggiato e sconvolto per le morti di queste persone a Nassiriya. Non ci sono dubbi. Meritano non solo tutto il rispetto ma anche il nostro affetto. Non credo che siano martiri perchè martire è un'altra cosa, è uno che volontariamente si espone per un'idea che si porta dietro. Ma certamente sono vittime, sicuramente sono persone che avrebbero dovuto vivere e probabilmente non avremmo dovuto metterle in condizione di andare a Nassiriya per andarsi a guadagnare il pane«. Quelle persone, ricorda Bertini, »erano andate in Iraq a lavorare, un lavoro che alla fine comportava rischi elevati e purtroppo è andata a finire così. Ma ci mancherebbe altro che da parte mia ci possa essere l'impressione che non meritano tutto il nostro affetto, loro e tutte le famiglie che hanno perso i loro cari e il loro sostegno«. La delibera del commissario prefettizio è stata comunque annullata. »Se fosse stata via 'Caduti di Nassiriyà sarebbe rimasta ma certamente - spiega Bertini - non posso condividere quando si parla di 'Martiri di Nassiriya«. Il governo, secondo Bertini, »dice che non sono andati lì per fare la guerra. Di certo, sono andati armati di tutto punto. Sono lì per difendere una quantità di interessi, fondamentalmente quelli petrolieri italiani. Detto questo dico naturalmente che non dovevano morire«. Secondo il sindaco, dunque, sarebbe giusto intitolare una via a tutti i morti »quelli che sono morti sul lavoro o per disperazione«. (ANSA). TOR 20-NOV-05 12:36
"..a nuje10 e consorte romantici e bolscevichi [cit.].."
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