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Missili americani sulla sede della tv qatariota Al Jazeera? E' quanto avrebbe potuto accadere se Tony Blair non avesse fermato in extremis George Bush. Il presidente Usa era irritato per la copertura che la tv araba stava fornendo della battaglia di Falluja, ma da Londra è arrivato lo stop: la reazione mediatica sarebbe stata controproducente. A rivelare l'episodio è stato il quotidiano inglese The Mirror.
Un episodio simile, se vogliamo, è accaduto anche a Belgrado durante la guerra del Kosovo nel 1999: quattro missili della Nato distrussero il palazzo della tv serba uccidendo 16 persone. Un episodio che sconvolse l'opinione pubblica. E forse reduce anche da questo episodio il primo ministro britannico Tony Blair ci ha pensato molto prima di dare il benestare al progetto di Bush.
La Casa Bianca in quel periodo era indignata per la copertura della tv del Qatar sulla battaglia di Falluja. Agli occhi di Bush i servizi di Al Jazeera, secondo il Mirror, seguivano una linea che di fatto istigava alla resistenza contro gli americani e alla guerriglia. Il presidente Usa, scrive sempre il Mirror, avrebbe confidato le sue intenzioni a Blair nel corso del summit tra I due del 16 aprile dell'anno scorso. Secondo una fonte governativa, tuttavia, "Bush scherzava, non faceva sul serio". Un'altra fonte riferisce invece una versione molto diversa della cosa. "Bush era mortalmente serio, e lo stesso Blair. Non stavano scherzando come si evince in modo chiarissimo dal modo in cui entrambi parlavano della cosa".
La prova di tutto questo è contenuta in un memorandum riservato di Downing Street di cui sarebbe venuto a conoscenza il tabloid britannico. A questo punto in parecchi chiedono che il 'memo' sia reso pubblico per chiarire la cosa una volta per tutte. L'ex ministro della difesa laburista Peter Kilfoyle ha chiesto a Downing Street di pubblicare tutte le 5 pagine di trascrizione della conversazione tra i due statisti.
Il fosforo bianco venne usato anche a Nassiriya, dove fra l'altro è di stanza il contingente italiano, nel corso delle operazioni di avanzamento delle forze Usa su Baghdad nel 2003. Lo sostiene un inviato della radiotelevisione inglese BBC sulla base di testimonianze dirette raccolte nella città nell'aprile di quell'anno, mentre era al seguito delle truppe Usa. Anche un operatore tv spagnolo conferma la tesi.
Il reporter Adam Maynot "embedded" con i marines statunitensi ha dichiarato che, in seguito a un attacco i militari Usa "hanno utilizzato il fosforo nel centro della città". E descrive come si presentavano i feriti di questi attacchi: "La pelle cadeva a brandelli perché era completamente bruciata, le ferite erano molto particolari, la pelle delle gambe, delle braccia era completamente bruciata". Alcuni sopravvissuti gli hanno riferito di avere visto "improvvisamente dei missili, delle bombe che hanno attraversato il tetto, il soffitto e sono giunte nelle loro case. Le persone descrivevano il tutto come un'enorme nuvola bianca".
Il giornalista dichiara anche di aver "parlato anche con uno dei soldati americani, gli ho chiesto che cosa avevano usato e lui mi ha risposto fosforo bianco". "Io non sono uno stratega militare, ha proseguito l'inviato della BBC, e non sono abbastanza esperto riguardo all'uso del fosforo bianco, ma le persone che sono state coinvolte in questo attacco dicevano che non c'è stato alcun movimento di truppe che si svolgeva in quel momento, piuttosto c'era un movimento di resistenza contro le truppe della coalizione. Le forze americane usavano la strategia di causare più danni possibili sul terreno appunto per stanare gli insorti".
La testimonianza di Maynot è stata confermata anche dal teleoperatore Javier Couso, fratello di Josè, l'operatore tv spagnolo di Tele5, ucciso nell'hotel Palestine di Baghdad nel 2003 dal tiro di un carro armato statunitense. Javier Couso è stato a Falluja nell'aprile del 2005 dove ha intervistato medici, volontari e gente del posto. "Persone ci parlavano di napalm e di armi chimiche soprattutto per le malformazioni che poi venivano riscontrate nei bambini appena nati o di ragazzi giovani che avevano delle ferite molto strane". Couso ha parlato dei bombardamenti di novembre 2004, attuati con armi mai viste prima dalla gente del posto, con "esplosioni e diversi tipi di fuoco che arrivavano dal cielo". Secondo i medici locali a Falluja sarebbero morte 25 mila persone tra civili e militari e il 70% delle abitazioni sarebbero andate distrutte.
Fonte: tgcom.it
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