Nick: mir Oggetto: "Zuckerman scatenato" di Philip Roth Data: 23/11/2005 11.27.52 Visite: 70
Dopo "Lamento di Portnoy" ho letto anche "Zuckerman scatenato" di Philip Roth. Sono incuriosito da questo autore non tanto per le storie che porge nei suoi libri ma dal suo modo di scrivere. E' indubbio che scriva bene (si parla ogni anno di una sua candidatura al Nobel), che abbia uno stile molto personale e che i suoi personaggi siano magnificamente strutturati ma non ho ancora capito se riesca a darmi quelle emozioni che cerco nei libri. Zuckerman è uno scrittore ebreo baciato dal meritato successo. Il fatto, però, di aver scritto qualcosa che si possa ritenere autobiografico gli rende la vita difficile. Difficile con i parenti, con le persone che cercano di essergli accanto e con gli sconosciuti. Tutto questo genera un progressivo distacco dello scrittore dal mondo "reale" che fa supporre un'ulteriore evoluzione, una morte e una rinascita che poi non vengono descritte. Più che delle emozioni, di questo libro mi rimangono delle immagini. L'ebreo vagamente trasandato alla Woody Allen che passeggia per le strade di Manhattan, il fazzoletto recapitato allo scrittore pieno di seme di un ammiratore un po' particolare e lui, in volo verso casa, mentre riflette sulla morte/liberazione del padre. Un giorno lo rileggerò e forse ne avrò di più. http://www.librando.net/dev/projects/read.asp?pid=1&docid=349 http://www.librando.net "Se qualcuno si suicida perchè ascolta le mie canzoni è solo un idiota in meno". Marilyn Manson |