Nick: Eleassar Oggetto: 'O presepe Data: 30/11/2005 11.52.20 Visite: 82
L'altro giorno ho cominciato ad allestire il presepe. È quello che avevo da bambino; era da tanto tempo che non lo vedevo ed allora ho notoato tutte le stranezze che avevamo aggiunto noi bambini: il tacchino, che ai tempi di Gesù non era allevato in medio oriente, Furia il cavallo del west (era un pugno nell'occhio e lo ho tolto), la pecorella più grossa della vacca (idem, la ho tolta), la vacca in mezzo alla strada, i pastori, per metà vestiti alla moda europea, per metà con abiti orientali. E pui manca una caretta (l'avrè presa qualche bambino) I soliti pastori che ogni anno cadono ed ogni anno incollo, la staccionata che ormai è caduta definitivamente, un angioletto è caduto e si è infilato dove non lo posso prendere (lo recupererò più tardi). Eppure, senza quel presepe non è Natale. La tradizione vuole che sul presepe ci vadano i pastori che rappresentano la nostra vita, il macellaio, il pescivendolo,la lavandaia, rappresentati in abiti napoletani per ricordare che Gesù è presente anche oggi. E poi tutta la simbologia della cantata dei pastori, Benino che dorme sul momento più importante, il rudere, simbolo dei vecchi dei che sono solo fantasia, la colonna spezzata e la colonna intera, simbolo del vecchio e del nuovo. Insomma, vi siete accorti che sta arrivando Natale? Il comunismo è l'oppio degli intellettuali |