A me sta giornata mondiale conto l'AIDS fa girare le balle e non poco. Posso capire san valentino con i biglietti di auguri e i cioccolatini e la festa della donna con la mimosa, ma già sulla festa della mamma mi girano un po' le palle. Ricordarsi delle cose un solo girono all'anno mi sembra un po' riduttivo, come se le nostre mamme da piccoli ci avessero cambiato il pannolino solo in quel fotttutissimo girono dell'anno, ma andiamo avanti. Ma se sulla storia della mamma posso mio malgrado passarci sopra sulla lotta all'AIDS non mi va proprio. E mi risulta intollerabile vedere tutti infiocchettati di rosso oggi, quasi basti solo questo a debellare l'AIDS, quasi che se indosso quel dannato fioccchetto posso anche fare sesso non protetto tanto l'AIDS non me lo becco, oggi con il magico fiocchetto. E quello che più mi fa incazzare e che molti di quelli che oggi ostentano il magico fiocchetto sono magari gli stessi che allungano i 100 euro extra alla ragazza slava per farlo senza cappuccio. Ma il culmine lo si raggiunge quando anche il Papa, sua Santità, legge il suo messaggio nella giornata mondiale contro l'AIDS con l'ipocrisia di uan vecchia megera e l'innocenza di un bambino, come se la chiesa da anni non stesse predicando ed evangelizzando il non uso del profilattico in barba ai dictat dell'organizzazione mondiale della sanità. E nel frattempo in Africa mmuoino come mosche.
"Ho messo la testa dove gli altri non osavano mettere nemmeno i piedi"
J.P. Rives