Nick: harding Oggetto: Leggere (banale) Data: 27/9/2003 2.11.38 Visite: 21
I libri. Non interessano a nessuno. Diciamo la verità: leggere è un comportamento indotto dal nostro ideale di intellettuale. Ci sono più scrittori che lettori. Tante parole, tante emozioni perse in pagine che nessuno leggerà. Si diceva che se mille scimmie battessero dei tasti a casaccio per mille anni potrebbero produrre Il Libro. La summa di tutto quello che si potrebbe desiderare da un testo scritto. Forse addirittura La Verità. Ma chi avrebbe la pazienza di leggere, di stare ad ascoltare prima di anteporre le proprie idee, i propri pensieri senza vanificare tutto? Nessuno. Forse, con un po' di fortuna, questo libro già è stato scritto e giace sepolto in qualche deposito a S. Biagio. Forse il male di questo tempo è solo la distrazione o la superficialità. Pur di andare avanti approssimiamo e semplifichiamo anche ciò che potrebbe essere vitale. Vi giuro: ringrazio Milan Kundera, Andrea De Carlo, Jonathan Coe, Banana Yoshimoto e tanti altri di esistere e di parlarmi attraverso la carta nelle mie mani. Li ringrazio di aver avuto voglia di darmi un punto di vista che non avrei mai avuto altrimenti. Forse si acquista un libro per moda, per atteggiamento o solo per curiosità ma se si riesce realmente a leggere..... consiglio: "le ore" di Micheal Cunningham |