Nick: Franti Oggetto: Ma quann' mor'? Data: 7/12/2005 9.31.51 Visite: 221
ROMA - "Silvio Berlusconi diede luce verde all'intelligence militare italiana (il Sismi) perché la Cia potesse portare a termine la "consegna straordinaria" di Abu Omar". Con un lungo servizio datato dall'Italia, il Washington Post è tornato ieri sulla vicenda dell'imam sequestrato a Milano, in pieno giorno, da almeno 22 agenti della Cia il 17 febbraio del 2003, interrogato e picchiato nella base aerea Nato di Aviano e quindi consegnato ai servizi egiziani al Cairo. L'articolo smonta, ancora una volta, la reiterata difesa con cui, dal giugno scorso, Palazzo Chigi ha più volte negato di aver mai saputo - "né prima, né dopo" - dell'operazione clandestina di Langley. Travolge le parole di Silvio Berlusconi che, non più tardi della settimana scorsa, con a fianco il premier spagnolo Zapatero, aveva addirittura negato che vi siano mai state in territorio italiano operazioni clandestine della Cia. Costringe Pollari a raggiungere a tarda sera Gianni Letta a Palazzo Chigi e impone al governo l'ennesima nota notturna, dopo un giorno di imbarazzato silenzio, con cui si mette in mora l'attendibilità delle fonti Cia citate dal quotidiano: "Nè Palazzo Chigi, nè alcuna altra istituzione italiana sono mai stati avvertiti, nè tanto meno informati, del sequestro Abu Omar. Del resto, la stessa fonte dalla quale qualcuno vorrebbe trarre indicazioni, non solo esclude che gli Stati Uniti abbiano informato l'Italia, ma addirittura rivela un preciso piano di depistaggio nei confronti delle autorità italiane". A sorreggere l'accusa di consapevole connivenza di Palazzo Chigi e del Sismi nell'operazione Abu Omar, sono diverse "fonti dell'intelligence americana", alcune ancora in servizio, altre non più a Langley, cui il Washington Post assicurato l'anonimato. "In questa storia - dice una di loro - non esistono carte scritte. La regola, nel nostro business, è che se vieni scoperto, devi cavartela da solo". Sta di fatto - osserva il Post - è che da quando la storia è venuta fuori "il governo Berlusconi ha dimostrato un crescente disagio per l'indagine sul sequestro condotta dalla Procura di Milano, fino al punto di spingere il ministro della giustizia Castelli a rifiutare di inoltrare agli Stati Uniti la richiesta di estradizione dei 22 cittadini americani di cui il pubblico ministero ha chiesto la cattura". Del resto - scrive ancora il quotidiano - che Berlusconi e il Sismi sapessero non è soltanto un argomento induttivo e a posteriori. È una circostanza accreditata da una qualificata fonte Cia che, oggi, nell'anonimato, aggiunge alcuni particolari a quella che fu la preparazione dell'operazione. "L'allora capo stazione Cia a Roma (Jeff Castelli) era ansioso di poter giocare un ruolo più attivo nelle attività antiterrorismo. Propose dunque una lista di tre nomi, per altrettanti possibili obiettivi in Italia". Se Abu Omar fosse già in quella lista preparata da Jeff Castelli, il Post non è in grado di dire. Sicuramente, a sequestro avvenuto, la Cia cercò di depistare le indagini della polizia indicando che Abu Omar potesse essersi allontanato volontariamente dall'Italia ed essersi nascosto nei Balcani (Repubblica ha dato conto di questa circostanza nel febbraio scorso). Altrettanto sicuramente, secondo il Post, secondo quanto riferito dalle sue fonti, "gli uomini Cia in Italia avvertirono prima del sequestro la propria controparte, l'intelligence militare italiana (Sismi) e da questa ottennero l'assicurazione che Berlusconi aveva dato luce verde". (7 dicembre 2005) Nick: luciesogni Oggetto: nunziatella Data: 25/10/2005 12.28.57 Visite: 10 nunzia, tu ke ne capisci, come si chiama quella canzone degli u2 che ha un assolo ke fa nananaaaanaaaaaaaaaaaa nananaaaaaaaaaaaaana na naaaaaaaaa ecc |