Nick: buendia Oggetto: radical choc Data: 27/9/2003 22.37.5 Visite: 32
il termine radical choc venne utilizzato per la prima volta nel 2003 mentre i rimbalzi di temperatura degni delle escursioni termiche del sahara mettevano a dura prova il sistema nervoso neurovegetativo di milioni di europei. era una sera saturnina, le automobili saettavano veloci, i suoni stridevano sotto le ruote, sull'asfalto, tra i denti, tra le grinze dei tessuti techno, nell'aria che grondava umidità. tutto era appiccicoso, perfino gli sguardi che la gente si piantava addosso ci mettevano un po' a scivolare via. in una serata come questa a un povero cristo sfaccendato, con una rivoluzione repressa sotto al cuscino, un programma di vita che si srotola beffardamente come un blocco di cartaigienica lungo il corridoio che porta al gabinetto, una liquidità che ammonta ad euro sei, al povero cristo insomma venne in mente di coniare una nuova parola ma talmente nuova che tutti potessero, nel sentirla la prima volta, guardarsi a vicenda con aria interrogativa. la parola radical gli piaceva abbastanza; gli faceva venire in mente un casino di roba: la pipa del nonno, gli interni dell'auto dei sogni, la cucina ipertecnologica di lorella cuccarini e pure un po' le tette della cuccarini, poi emma bonino e pannella. anzi a questo punto il povero cristo ebbe un'illuminazione, al solo rievocare il nome del rivoluzionario marco si ricordò che sotto il cuscino, proprio accanto alla rivoluzione inesplosa, c'era un pezzetto di roba buona, buona davvero, quasi quanto il ragù della mamma, ma a volte anche di più. allora, con tecnica sopraffina, in quattro e quattr'otto, confezionò uno spino così bello che pensò sarebbe stato favoloso farlo vedere al babbo prima di accenderlo. poi si ricordò che il padre non c'era ed era una fortuna altrimenti lo avrebbe preso a randellate sui denti dopo aver fatto sparire il capolavoro nel turbinoso vortice dello sciacquone. sconsolatamente, allora, accese per sè solo quella piccola meraviglia e inebriandosi del fumo denso e corposo che ne saliva in larghe volute, ballando mollemente sul basso di kurt cobain, scaccolandosi il naso con delicatezza andò allo specchio in bagno, accese i due faretti laterali, si pettinò le sopracciglia con cura e sussurrò alla platea che già si affollava nella sua fantasia: I'm choc. Radical choc. il mattino seguente si svegliò rannichiato sotto quadruplo strato di lenzuola e piumino a piedi del letto sul limite della sponda. Aveva coniato un nuovo termine ma non aveva la benchè minima idea di cosa volesse dire. Con questo assillante pensiero dovette dividere le ore di quella terribile notte. |