Nick: Bukowski7 Oggetto: CiaoAfrica.it Data: 7/12/2005 23.39.10 Visite: 216
Una volta mi si accusò di sapere un sacco di belle cose e di usare un sacco di belle parole sull'Africa, ma che erano cose che dicevo standomene al calduccio di casa mia, con il mio bel succo di pesca, vodka e granatina in una mano e il telecomando nell'altra. Sempre quella volta, feci presente a colui che mi accusò di questa cosa che io in Africa ci ero stato davvero, e i bambini che morivano di fame li avevo visti davvero, e quando questi bimbi mi dicevano "ti verremo a trovare in Italia" io sapevo che tutti i soldi di 10 villaggi messi insieme non sarebbero mai bastati per permettere anche ad un solo masai di arrivare fin qua. E me ne andavo in giro con i miei pantaloni che certo non erano puliti, dopo due mesi, ma cmq costavano più di quanto valesse, secondo le multinazionali, la vita di molti di loro. Molti di noi si chiedono se la beneficenza "funziona". Tutte quelle storie su "non diamo il pesce agli africani, ma insegniamogli a pescare" (come se loro non fossero in grado di farlo...il fatto è che la maggior parte del pesce che prendono finisce in mano ai cosiddetti pienati del primo mondo, quelli che si permettono di decidere della vita altrui...ma questo lo sappiamo tutti -o quasi-). Ma veniamo al dunque. Da poco ha aperto un sito, ve lo voglio solo segnalare e dirvi che, per esperienza personale: SI, FUNZIONA. E mangiare un panino in meno al mese a noi non fa male, se quei soldi possiamo darli a qualcun altro (e perdonatemi la facile demagogia e le solite stronzate che si dicono in queste occasioni). Vi chiedo solo di andare a dare un okkiata a questo sito, WWW.CIAOAFRICA.IT sulla Rete ce ne sono decine come questo... Vi chiedo di dare un'okkiata a questo sito, o di spendere la vostra prossima estate in Tanzania a costruire pozzi per masai invece di andare ad Ibiza. Forse non cambierà la vostra vita, ma la loro, forse, si.
--------------------------------------------- Ciò che segue è tratto direttamente dal sito: CIAO AFRICA è il portale che ti fa conoscere le persone che aiutano i più poveri nei paesi più poveri. Da molti anni gli Organismi Internazionali hanno istituito, in tutta la parte povera del mondo, ‘Nutritional rehabilitation units’ per salvare la vita a bambini gravemente malnutriti. Nonostante le polemiche, datate dal 1974, 30 anni, sull’uso del latte in polvere scremato, l’unico intervento costante in ciascuna di queste migliaia di unità nutrizionali, è la somministrazione di latte scremato in polvere con aggiunta di zucchero per ricostituire le calorie.Molti bambini sono stati salvati da questo alimento, molti altri no : tutta la popolazione africana (il 95,4%) ha il genotipo C/C-13910 che definisce la ipolattasia dell’adulto. Non sopporta geneticamente il lattosio. La diarrea è causa prima di mortalità dei malnutriti. Abbiamo documentato, nei casi che poi decedono, una presenza massiva di lattosio nelle feci dopo somministrazione di latte. Il NUTRICAM è un cibo povero, molto calorico e non troppo denso. Si fa in loco, si fa fuori l’ospedale.Ad oggi, Ottobre 2004, abbiamo aperto già altre tre cucine per preparalo in ciascuna unità nutrizionale. Ci vogliono 3000 Euro per comprare tutto e fabbricare una adatta cucina a legna e carbone. L’UNICEF spende per il latte, come vedete, più di 10 volte di più ogni anno. Si può allora fare meglio con poco? (il resto lo leggete sul sito)
Grazie a tutti per l'attenzione e buona serata. "Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!" "Noi/ generazione post BR figli della bomba/ voi/ generazione di PR figli della bamba... |