Nick: harding Oggetto: Lobotomia o poesia? Data: 30/9/2003 20.8.5 Visite: 14
Ormai l'ho sentito da più parti. Lo devo aver letto anche in uno di quei libri che ho accatastati in ogni parte della casa. L'amore è malattia. Lo è ancor di più l'innamoramento. Per quale assurdo motivo si dovrebbe perdere l'assoluta perfezione del pensiero egoista se non per un particolare virus che intacca anima e corpo. E' chiaro che molti virus informatici si chiamino "Lover", "Lost_Lover", "Love child" ecc. . Entrano con l'inganno nei nostri sistemi, resettano importanti parti di memoria personale, inibiscono funzioni, occupano il 100% dell'uso della CPU, lasciano solo danni. Si può camminare per strada e beccarsi un vaso in testa o incontrare una persona che "senza dire niente" ti entra nel cervello e che, come un gas, si espande occupando tutti gli spazi utili. Crampi allo stomaco, occhi al cellulare, pensieri tinti dell'infuocata tonalità della gelosia. Si si Madre Natura ha fatto le cose per bene. Se non avesso creato tutto questo ambaradàn la nostra corsa verso la razionalità non avrebbe avuto ostacoli. Ed invece no. Ad un certo punto l'ippocampo (una porziuncola del cervello) scatena la tempesta dei sensi offuscati, dei colori accesi, dei profumi che non esistono e, quel che è più tremendo, instilla la convinzione che il mondo sia perfetto così com'è. Solo perchè lei/lui oggi ci può rivolgere l'ottenebrante parolina magica che cerchiamo o solo per guardarci negli occhi come, forse, non saprebbe fare altrimenti. Lobotomia o poesia? |