Nick: Mojito_ Oggetto: Fuorigrotta e il CAOS!!!! Data: 1/10/2003 13.8.9 Visite: 281
Rivolta a Fuorigrotta contro il cantiere CORRADO CASTIGLIONE Fuorigrotta in panne, tra la metropolitana che un giorno verrà e il traffico, la polvere, i rumori e i disagi dell’oggi. Le scavatrici della Linea 6 vanno avanti, seguite da file di camion che caricano terreno e cemento frantumato, mentre le transenne via via sbarrano le strade d’accesso e di fuga, da largo Lala a piazzale Tecchio, con progressive sottrazioni di carreggiate e parcheggi utilizzabili. Accade così che il quartiere si ribella, con residenti e commercianti che vogliono intervenire, capire, essere ascoltati e magari proporre nuove soluzioni rispetto a quelle già avanzate da Comune e circoscrizione. «Non ce l’abbiamo con l’Ansaldo» ripetono molti di loro. E spiegano le loro ragioni. Ieri l’altro, i commercianti hanno cercato di fermare gli operai e hanno ottenuto un esiguo passaggio-auto nei pressi del cantiere di piazza Italia. Oggi, appuntamento alle 11 davanti al Bar Blasius, per una nuova protesta insieme ai residenti. Perché è lungo il cahier de doleances. A piazza Italia le ruspe, dopo i pini, hanno divelto vasca e panchine. «I vecchietti - spiega don Vittorio - non hanno più un posto dove andare. Che gli rimane? L’Edenlandia? Ma gliela dovrebbero aprire, però». Proprio lì vicino c’è lo stabile con due uscite su viale Augusto (civico 6 e 16, 5 scale, 130 famiglie) dove sono in tanti i condomini che lamentano l’eccessivo rumore della trivella e soprattutto esprimono qualche preoccupazione sulla staticità dell’edificio. All’ottavo piano la signora Carolina Sermon, pensionata, racconta: «Si muoveva tutto, sembrava il terremoto, lo scaldabagno batteva contro la parete come fosse un campanello, mi veniva la nausea. E ora quando passa l’autobus trema tutto». Un altro vecchietto, Vincenzo Esposito, quinto piano, lamenta la rottura di un vetro: «Era uno specchio fissato nel muro e s’è rotto. Mi dovrebbero risarcire». Non cambia la musica al settimo piano con Anna Spoti, che chiede più informazioni, e Maria Rosaria Siciliano, che lamenta il frastuono continuo dalle 7.30 alle 17.30. Sulla necessità di una maggiore informazione da offrire al cittadino insiste Antonio Russo, titolare dell’Enoteca partenopa: «Da tanti anni siamo alle prese con questi problemi. Ricordate l’ex Ltr? Ora la gente non è più disposta a soffrire disagi senza neppure sapere cosa accade». E la protesta dei commercianti è circostanziata, perché non riguarda soltanto l’attuale assetto, destinato a restare provvisorio, ma interessa anche il futuro, così come è stato disegnato finora dall’amministrazione comunale. A piazza Italia sono tutti scontenti della chiusura operata oggi dal cantiere e domani dalla futura pedonalizzazione. A cominciare da Gennaro Montanino, elettrauto, proprietario della GM Car che opera da 40 anni (prima c’era il papà, Antonio): «Qui non c’è futuro per la mia attività, per quella di tanti meccanici che lavorano su via Giulio Cesare e per tanti esercenti di via Pompeo Magno. Così come per il negozio di computer qui accanto: ve l’immaginate la gente costretta a lasciare l’auto chissà dove e, con l’elaboratore in braccio, attraversare la piazza?». Mentre Grazia Musella, contitolare della rosticceria sempre in piazza Italia, spiega: «Con questo viavai di camion non riusciremo a resistere: ma chi verrà a mangiarsi la pizzetta condita alla polvere? E pensare che potevano benissimo chiudere la piazza dall’altra parte. Senza considerare che là davanti c’è quel degrado dello sferisterio abbandonato all’incuria». Più in là un vecchietto fa notare che dopo tanti anni si torna a lavorare su opere mai completate: «Chi fraveca e sfraveca - sentenzia con un sorriso amaro - non perde tempo». Avete letto bene???? A noi abitanti di uno dei quartieri più belli di Napoli,con molti servizi,uffici,banche....hanno deciso di sottoporci a sto stress!!! E mica per poco??? I lavori andranno avanti per quasi 3 anni per avere un'opera che si doveva completare all'inizio degli anni 90...quindi quasi 14 anni fa. Non so se dare colpe o elogiare l'impegno della attuale giunta comunale....poichè da un lato è una cosa di pubblica utilità...ma credo che cmq le cose si sarebbero dovute fare per tempo...e nn chiudere strade e traverse di un intero quartiere,...cambiando numerosi sensi di marcia...dall'oggi al domani. Certo è cmq...che ci trovoamo in sto sfascio...se nn sbaglio per i vari Lezzi...Polese...e nun m'arricord manc chi erano le altre lote. Mi ricordo ancora il grande Bono Vox...che nel concerto dello Zoo TV Tour che tenne al san paolo nel 93...telefonò a Poggioreale chiedendo di parlare col signor Nello Polese.....perchè gli doveva dire delle cose.....eheheheheheheeh Speramm ca ce dice 'o patatern a sti personagg ca se zucan 'o sangue nostr.!! E chest è!!!! Buona vita
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