Nick: `Luk4s` Oggetto: Un'etica storica storia Data: 2/10/2003 20.49.47 Visite: 26
Faccio il giocatore di borsa e, scusate se parlo col fiatone, ma rischio di arrivare in ritardo. In ritardo in ritardo... e non sono mai arrivato in ritardo. Altro rosso, cazzo. Tutti rossi. E tutti che durano mezz'ora. La mattina odio il rosso. Sei stato fortunato ragazzo, oggi si balla. Sì. Oggi vedrai quanti surfisti lì, in quel palazzo; quanta gente in attesa dell'onda alta, quanta gente sorpresa da quella bassa. E quanti di tuffi di pancia, gente che affoga, e quanto rumore. Rumore di soldi, ragazzo, rumore tanto ordinato che oggi si balla. E si balla una nuova musica. Si balla sempre una musica nuova, come sempre. Faccio il giocatore di borsa, io. E ieri m'è capitato di non acquistare niente. Nessun titolo. E ieri m'è capitato di non vendere niente. Io faccio il giocatore di borsa da quindici anni, e l'altroieri m'è successo di non acquistare niente. Un'azioncina, un bond, un BOT. Niente. Niente. Faccio il giocatore di borsa, e l'altroieri non ho venduto niente. Nè azioni.... Da quindici anni non acquisto mai niente, nè vendo niente. Il primo dei miei giorni al Palazzo della Borsa, ero entusiasta. Ero un giovanissimo, esordiente giocatore di borsa. Presi cento azioni (cento, la cifra che usavano ad esempio nelle mie lezioni di finanza), cento azioni di un'azienda inglese di cappotti. Facevano i cappotti. Le comprai, a 4 sterline l'una. Cappotti per tutti. 400 sterline non di cappotti, ma di essenza di cappotti. Cappotti per bambinoni obesi, per bambini sani e malati. Cappotti (4,05£). Sì, ma come li facevano? Io ho una responsabilità, avevo una responsabilità. In Inghilterra fa freddo. I bimbi avranno ancora freddo coi miei cappotti? (4,12£). Non lo so e non lo sapevo. Loro facevano i cappotti, io giocavo in borsa e lì, in Inghilterra, magari bambini morivano di freddo. Per giunta, in Scozia fa più freddo ancora. Nessuno sapeva come erano quei cappotti (4,19£). Rimorsi giusti. Compravo un processo, senza conoscerne l'esito, la qualità, la stoffa, le tasche, l'estetica. Non ero degno dell'essenza che avevo comprato. Io, giocatore di borsa esordiente (4,25£)... ladro (4,31£), stracciai tutto... distrussi... rincasai (4,36£)... L'unica volta che rincasai prima della chiusura. Dalle 8 alle 17,40. Tutti i giorni, come questo. Questo è come tutti i giorni. E da allora, non ho mai acquistato niente, mai venduto niente. Quando un prezzo di un titolo sta lì lì... ti strizza l'cchio, ti tocca il culo, ti dice: ora... e tu rispondi... 10 in punto. E lui dice: no, cazzo, ora, acquistami... e io allora che mi vedi correre... mi informo, studio, la qualità, studio, come, mi chiedo... la qualità... l'essenza... responsabilità. Etica? Poi mi toglie la mano dal culo, il prezzo. E se ne va. Diventa un'altra cosa. Ogni giorno, faccio il giocatore di borsa. E non ho comprato, ieri. Non ho comprato un solo piccolo titolo. E di questo accusatemi. Ma non criticatemi se non ho venduto. Che vendo? Senza comprare?... Ora sono morto. E fui quotato, al tempo della morte. Cornee, reni, pancreas, fegato... quotato, apprezzato e venduto. E generai utili. Stavolta, sì, stavolta, me l'avrebbe detto, Dave, giocatore di borsa. Stavolta l'avrebbe detto anche a me: - Ottima transazione, oggi offri tu. Lukas. |