Nick: MuS|CA' Oggetto: Occhi specchio dell'anima Data: 3/10/2003 19.14.23 Visite: 21
Ero alla Posta, stamattina. Diligentemente in fila, poca fila, troppo caldo dalla nostra parte perché il fresco lo riservano alla zona impiegati. Una bambina bellina piccolina, forse 3 anni, si mette a piangere come una disperata, mamma che pianto. Come diceva mia madre a noi "pare che ti stanno ammazzando". La madre cercava di sbrigarsela tra la bambina, un'altra nel carrozzino, 2 borse e i conti correnti non ho capito in quale mano. Noi, con espressione sicuramente scema da adulti che non si ricordano più com'erano da piccoli, facciamo le smorfiette all'angioletto che ci guarda male e ci abbandona subito con lo sguardo per tornare alla carica con la madre. Finalmente capiamo che voleva il bollettino che la madre s'era preparata, uhhhhhhh la madre le ha dato una spiegazione che non abbiamo capito (io e i miei vicini di fila), ma alla fine, dopo poco insomma) ha ceduto e glielo ha dato. Miracolo!!!!!!!!!! L'angiolettoo ha smesso immediatamente di piangere, ha messo su un sorrisino rubacuori e ci ha guardati con uno sguardo furbetto che diceve "eh eh, visto come si fa?". Io l'ho subito immaginata adulta a vedersela con quelli che saranno i suoi professori, datori di lavoro, addetti allo sportello di pubblici uffici, uomo da conquistare, insomma i "grandi" versione aggiornare a fra 15 anni. Mo' dico io, possibile che ci dimentichiamo così facilmente questi meccanismi? Possibile che è a quell'età che si impara come si diventa furbi? come si fa a ottenere quello che si vuole? E' successo anche a noi e ce ne siamo dimenticati? (per quelli che se ne sono dimenticati, ovviamente) Ma allora, ho pensato come conseguenza logica, potrebbe (dovrebbe?) essere in quel momento che possiamo realizzare una vera rivoluzione?
Marisa |