Nick: \\\Ulisse Oggetto: Un foglio bianco su cui.. Data: 4/10/2003 1.34.27 Visite: 30
Quanto sarebbe bello imparare a scrivere. Scrivere e descrivere di situazioni o sentimenti. Che importa se il tono e' crepuscolare o surreale, se le parole escono affollate ed improvvise o con forme circolari e suadenti. Saper essere viandanti del foglio bianco. Ascoltarsi e dimenticarsi nel brusio della plume che scivola sul foglio senza freni. E quando il foglio ci appare come una porta serrata, quando tutto si fa difficile, provare con la magia a scardinare anche la chiusura più resistente. Vivere l'inquietudine e nel contempo l'attesa di una indicazione da seguire nel messaggio che vogliamo lasciare agli altri, attesa mai vana anche quando tutto ci appare incomprensibile e avvolto nel mistero. A volte si riesce ad avanzare a zig zag, con fatica ed affanno. Le strutture formali e lessicali della vita viste come una prigione; ma è in quel momento che nasce il testo, l'irrefrenabile impulso a trasmettere la nostra voglia d'esistere. Non arrendersi mai alle regole che ci vorrebbero tutti fermi ed immobili ma muoversi ed osservare da diverse prospettive, saggiare il midollo della vita, ogni volta che è possibile, fino alla fine. Infine, mettere in gioco l'unica possibilità che abbiamo: poter comunicare con l'altro, con chi sta fuori dalla nostra solida e rigida interiorità. Per diventare finalmente protagonisti della pagina che scriveremo, la pagina della nostra vita sulla quale non ci è permesso riscrivere. ///U. |