Nick: Casual Oggetto: Soprasottovalutare il Natale Data: 25/12/2005 21.19.54 Visite: 139
Ho difficoltà a comprendere le ragioni che portano i più a sopravvalutare o a sparare a zero su Natale. Non so voi, ma io è da qualche anno che non ne sento più l'atmosfera e non avviene perchè "non c'è più la spiritualità" come dice qualcuno, "soppiantata dal consumismo" aggiunge qualcun altro. Per quanto mi ricordi, ed è ormai un bel pezzo di vita, Natale è sempre stato una corsa agli acquisti, però c'era anche altro, qualcosa di inafferabile nell'aria che rendeva l'atmosfera di questi giorni diversa. Boh, forse la verità è che Natale è una festa che sentono solo i bambini, dovrò chiedere fra un po' a mio nipote Juri che ne pensa, per ora mi sembra entusiasta, ma quale bambino non lo sarebbe in un giorno nel quale viene ricorperto di doni e di giocattoli? Oggi vivo con molto normalità il periodo natalizio, l'unica cosa che mi sta davvero a cuore è trascorrerlo con la mia famiglia, ed è per questo che raramente scelgo di partire e preferisco invece stare a Napoli. Per questo mi sono oscuri i motivi di chi sopravvaluta Natale, ma anche di quelli che devono per forza sparare a zero, come se il consumismo fosse un invenzione di Santa Klaus e una prerogativa esclusiva di questi giorni. Natale è una festa, una vacanza, se vogliamo, e non so come la vive chi crede, chi ha fede, io non sono fra loro, a me manca solo la casa della nonna e quelle tavolate da 20, 30 commensali. Quelle si che sono un ricordo d'altri tempi. Per il resto non ho nostalgie, non ho l'abitudine di caricare un evento di aspettative sopra le righe e, per fortuna, anche quando ascoltavo metal e poi punk e poi ancora hardcore e OI, non sono mai stato fra quelli che credendo di sfidare Dio scelgono l'altra faccia della sua medaglia. Sono cazzate alla Marylin Manson e fosse per me zapperebbe la terra, non ho mai amato le braccia strappate all'agricoltura. http://rosariodelloiacovo.blog.kataweb.it |