Nick: giangic Oggetto: Pablo Neruda Data: 4/1/2006 18.8.35 Visite: 110
IV Ma quando le torture e le tenebre sembran soffocare l' aria libera e la schiuma dell'onde nn si vede, e solo scorre tra gli scogli di sangue, la mano di Fidel si leva e in essa Cuba,la rosa pura dei Caraibi. Prova cosi la storia con la sua luce che modifica l'uomo ciò ch'esiste e se porta lotta la purezza s'apre in suo onore insigne primavera: dietro la notte del tiranno resta, la crudeltà, gli occhi insensibili, l'oro strappato con le unghie, i mercenari e i giudici cannibali, gli altri monumenti sostenuti da tormento, disonore e crimine: tutto va nelle polveri dei morti quando il popolo fonda i suoi violini e impavido guardando taglia e canta, taglia l'odio e di ombre e di mastini, canta e innalza stelle col suo canto e le tenebre taglia coi fucili. Sorse cosi Fidel tagliando ombre perchè spuntassero gelsomini. PABLO NERUDA "CANCIòN DE GESTA" a cura di Giuseppe Bellini è un libro eccezionale se è puorc a cas torn |