Nick: Eleassar Oggetto: Sindrome del lato B Data: 9/1/2006 11.23.15 Visite: 132
Un tempo, quando esistevano solo i dischi in vinile, i dischi contenevano pochi minuti di musica, quindi c'era spazio solo per due canzoni, una per lato. In genera la canzone più bella, quella per cui uno comprava il disco, stava sul lato A, mentre quella del lato B era più bruttina; raramente capitava che il lato B era più bello del lato A. Ora il punto era che uno comprava due canzoni ma ne ascoltava solo una; per fortuna i 45 giri costavano poco. Poi vennero i 33 giri, i Long Plaing (LP); Su un LP andavano una decina di canzoni (ed uno pagava per dieci canzoni) ma la canzone carina era sempre una (od al massimo due, in rari casi) il resto erano una fregatura; canzoni che non si ascoltavano mai ma che si pagavano lo stesso. E finalmente il CD: un solo lato, settantaquattro minuti di musica, diciotto canzoni. Ma la canzone carina, quella per cui si compra il disco, è sempre una. E le altre? Una fregatura, canzoni che si pagano e non si ascoltano. Ma la fregatura è quadrupla. Già perché uno compra una canzone ma le case discografiche fanno pagare quaranta. Già, attualizzando il costo di un LP degli anni ottanta viene fuori meno dei 23€ che ho pagato per un CD attuale (Ma dovevo fare un regalo e non mi sono potuto tirare indietro) E la fregatura non finisce qua: il costo industriale di un CD è molto meno di un euro. E poi come è andata a finire la storia del lato B? La ragazza: "A me mi piace solo questa canzone: il resto del disco è una schifezza!" Vostro incazzatissimo Eleassar PS Torno alle compilation sulle musicassette. Il comunismo è l'oppio degli intellettuali |