Nick: buendia Oggetto: EPILOGO Data: 16/10/2003 14.55.4 Visite: 256
mi sono iscritta su questo canale perchè attratta da un meccanismo molto banale. l'idea di poter dialogare, seppure in maniera virtuale, con gli altri senza, per questo, dovermi mettere in gioco con quello che di me non accetto, mi è bastata per farmi fare questa scelta. senza nessun tentennamento, giusto il tempo di scegliere un nome che fosse in sintonia con il mio umore del momento, ho pescato dal sito di una mia amica fotografa (che per un pomeriggio mi ha fatto diventare una "modella") la fotografia che ha destato tanti commenti divertiti e ho cercato di tratteggiare in poco spazio l'idea che avevo di me appena qualche mese fa. oggi ho scelto di chiudere questo breve e nemmeno molto intenso periodo con la consapevolezza che, malgrado il mio carattere "irregolare", l'incontro, il confronto e, se proprio accade, lo scontro col prossimo nella mia vita di tutti i giorni sono l'unico modo per conoscersi profondamente, scegliersi tra tanti, e sperimentare con me stessa le infinite possibilità di emozionarmi. so che alcuni capiranno quello che intendo dire. oggi mi conosco meglio di qualche mese fa, riesco a percepirmi con più indulgenza e mi attribuisco anche qualche virtù tra i tanti difetti che mi rimangono. se vado via è perchè, per me, le dimensioni di questa stanza virtuale, abitata ,in sostanza, dalla stessa gente che mi passa accanto ogni giorno, spesso nella reciproca noncuranza, si alterano con un ritmo che non ha nulla di naturale; così, la mia voce si disperde tra mille oppure mi risuona come un'eco ed io non posso prevedere quest'alternanza in tempo per evitarla. chi mi risponde non conosce i miei occhi, non può intuire l'espressione del mio volto, la mia gentilezza o la mia perfidia, non conosce la mia stanchezza nè la mia freschezza; quanto, di me o di voi, giunge per intero in un discorso che si snoda mentre ci diamo le spalle? ma più di tutto, in un attimo, in questo posto, ho rischiato di strappare via una pagina preziosa della mia vita che ho ritrovato da poco ed è incredibile spiegare come sia delicato ricomporre, fuori, quello che si spezza qui dentro. ed è anche incredibile come la pochezza delle persone spicchi sulle cose belle, delicate, intelligenti e vere che pure vengono dette. la sensibilità sbandierata ad intermittenza, poi, la capacità di parlare del proprio dolore, quello profondo e inconfessabile, e sputare su quello altrui sono le cose più strettamente affini a quell'odiosa caratteristica dell'uomo che è l'ipocrisia. buendia se ne va, dunque, questo non è il posto per lei e non perchè si ritenga superiore (chi lo sostenesse dovrebbe per giunta riconoscere il suo simultaneo senso di inferiorità) ma solo e semplicemente differente. so perfettamente che comunicare apertamente questa scelta non cambierà la vita di nessuno e che per l'ennesima volta qualcuno dirà che ho smania e manie di protagonismo. anzi, visto che è proprio vero, non aggiungerò altre inutili chiacchiere perchè il tempo passa e la mia storia va avanti ed è l'unica dove mi interessi essere l'interprete principale, l'unica.
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