Nick: GI.FRA Oggetto: Dove siamo quando c'e' bisogno Data: 13/1/2006 18.47.30 Visite: 78
Nella ricca Cremona un invalido del lavoro può morire dal freddo nella sua casa perché non ha pagato le bollette. E' quello che è successo a Giuseppe Bolzoni, 45 anni, trovato una mattina senza vita nell'appartamento assegnatogli dal Comune in via Cardinal Massaia dove viveva senza luce, gas e acqua da aprile. Glieli avevano tagliati. Bolzoni, che tutti chiamavano Zeppelin, era invalido al 30 per cento. Un incidente sul lavoro gli aveva praticamente compromesso l'uso delle braccia. Per questo riceveva dall'Inail un sussidio di 300 euro al mese ma non aveva diritto al collocamento obbligatorio. Dunque era disoccupato. Fino al 2003 dormiva nell'asilo notturno del Comune, poi finalmente gli fu assegnato l'alloggio comunale che aveva richiesto 11 anni prima. Per tirare la fine del mese si arrangiava facendo lavoretti. Per circa 13 anni i servizi sociali del Comune l'hanno seguito anche passandogli qualche soldo, almeno fino alla scorsa primavera, quando inspiegabilmente l'hanno perso di vista. «Gli avevamo chiesto di intervenire insieme per il pagamento delle bollette - si giustifica l'assessore Maura Ruggeri - ha detto che ci avrebbe pensato, ma non abbiamo ricevuto quel piccolo segno di collaborazione che ci attendevamo. Non l'abbiamo più sentito. I bisogni sono tanti e purtroppo non mancano gli abusi». Ma come fa' a morire una persona senza essere aiutata? Ci accorgiamo del sesso del denaro e di tante altre sciocchezze ma in questi casi dove siamo? |