Nick: Casual Oggetto: Claudia sa come fare Data: 14/1/2006 16.48.14 Visite: 300
Quando si rese conto della posta in palio, Claudia non ebbe esitazioni: "mi faccio il direttore e il posto di segretaria esecutiva di produzione sarà mio", disse a se stessa con l'evidente soddisfazione di chi ha già risolto una questione. Era abituale per lei mettere la sua avvenenza, pubblicamente riconosciuta, al servizio della propria carriera. Se le vedeva già le altre concorrenti a malignare su come avesse ottenuto il posto, "povere troiette indecise - pensò - perennemente in bilico fra la voglia di aprire le gambe in cambio di un favore professionale, o per solo diletto, e la morale che le inchiodava a un perbenismo che avrebbero bruciato sul più alto dei roghi, se solo ne avessero avuto le palle. Diede un'occhiata al suo aspetto e quello che lo specchio le rimandò indietro non ammetteva repliche: con i suoi 25 anni era un gran pezzo di fica, come l'avevano sempre definita gli uomini già da quando ne aveva solo 14. "Che restino pure nell'open space collettivo a 1000 euro al mese quelle galline - continuò fra se e se -. Mi becco i miei 2000 e visto che per avere il posto mi faccio il capo, qualche extra ci deve pure uscire". In fondo il direttore era prossimo alla pensione, le sue performances sessuali sarebbero state sicuramente in lizza per i primissimi posti nella categoria coito-veloce-cazzetto-moscio. Anche se la diffusione delle pillole magiche di viagra l'avevano già messa a confronto con più di un arzillo sessantenne dalle prestazioni inaspettate. Sempre per ragioni porfessionali, s'intende, "e mi è pure piaciuto", pensò ridacchiando e accarezzandosi il seno ampio e duro che presto avrebbe fatto rifare, sfidando ancora più platealmente la legge di gravità. Era perfetta nella sua microscopica minigonna che più che celare, sembrava essere un invito a sbirciarci sotto, e in effetti a questo serviva indossarla. Un segnale della sua disponibilità per il capo e un palese lasciapassare a guardare tra le gambe piuttosto che al noioso curriculum e ai test attitudinali che le sarebbero stati di sicuro propinati. Avrebbe vinto palesando altre attitudini,nelle quali non temeva concorrentiu, di questo ne era certa quando prese la borsetta, indossò l'impermeabile fluorescente ed usci' di casa. "Che si fottano quelle stupide femministe, che per affermare la dignità e la parità delle donne ne negavano la sensualità", penso mentre percorreva la strada che la separava dalla metro, teorizzando l'assoluto diritto delle donne a sfruttare il proprio corpo, come segno dell'enorme potere che aveva sugli uomini. Entrò nel bar all'angolo a bere un caffè, voleva essere ben sveglia durante il collocquio e decise che un bacio al sapore di caffè sarebbe risultato senza dubbio più gradito. Lo ordinò, bevve e fece per uscire quando la sua attenzione fu attratta da un uomo nell'angolo che la guardava e col braccio cingeva quelli che sembravano essere dei fogli. http://rosariodelloiacovo.blog.kataweb.it |