Nick: Bukowski7 Oggetto: 20th century boys Data: 17/1/2006 3.40.27 Visite: 47
"20th century boys"
Titolo originale: 20th century boys Data di prima pubblicazione originale: 2000 di Naoki Urasawa casa editrice italiana: Planet Manga Nel 1968 un gruppo di bambini come gli altri, mentre a poco a poco scopriva la vita, giocava a costruirsi una base segreta ed a salvare il mondo. Nel 1997 Kenji, quello che tra quei bambini sembrava il più energico, sognatore e determinato, a 35 anni si ritrova disilluso e rassegnato a gestire con la madre un piccolo emporio e ad accudire la figlia che sua sorella, ora scomparsa, ha avuto con un uomo sconosciuto. Proprio lui però, alla strana morte di uno dei suoi amici di infanzia ed alla scomparsa di un famoso scienziato suo cliente, si ritrova ad indagare sull’attività di una strana setta che, guidata da un fantomatico "amico", sta usando come simbolo di riconoscimento proprio quel simbolo che i ragazzi usavano da piccoli. Ma il peggio, e Kenji non lo sa, deve ancora venire. Agli inizi del 21esimo secolo un gruppo di persone viene acclamata dall’ONU come "coloro che hanno salvato il mondo". In un tempo indeterminato qualcosa di mostruoso ritorna per sconvolgere ancora la vita dei giapponesi. Questa è la storia di un gruppo di ragazzi che ha salvato il mondo! Comincio col dire che questo manga è ottimamente costruito. Non si tratta di uno dei soliti fumetti in cui, da un presupposto iniziale determinato, l’autore si ritrova ad inventare volta volta situazioni diverse. L’autore, qua e là, lascia intendere di aver già in testa tutta la trama. Siamo di fronte ad uno dei pochissimi prodotti giapponesi studiati (almeno parzialmente) a tavolino dall’autore che ci delizia con uno stile narrativo caratterizzato da frequenti salti temporali. L'uso del flashback, solitamente usato per mostrarci l’infanzia dei protagonisti, ha soprattutto una funzione di approfondimento; non è infatti uno strumento per finalizzare la trama ma solo per rendere al meglio i caratteri e le motivazioni dei protagonisti. Ciò non toglie che i flashback abbiano anche un certo peso nella narrazione degli eventi. Non è sbagliato dire che questo metodo narrativo "a tutto tondo" ci permette di immedesimarci ancora di più con questi protagonisti e provare la loro stessa incertezza verso il futuro. Man mano che la storia si approfondisce sempre più personaggi vengono aggiunti e si viene a delineare un intreccio complesso la cui soluzione non è certo a portata di mano. L'autore certo non ci facilita il lavoro deduttivo e cambia spesso le carte in tavola non peritandosi a cambiare drasticamente le condizioni dei vasi dei protagonisti. Quello di 20th century boys non è un mondo statico. Come in una vita vera tutto è incerto e niente può essere facilmente dato per scontato. Preparatevi quindi all'incertezza ed allo stupore. Il cast dei protagonisti è formato da una moltitudine di personaggi. All’inizio sarà divertente vedere come i piccoli sono cresciuti e cosa ne è stato della loro vita. In seguito, una volta conosciuti i loro caratteri e le loro vicende, sarà interessante vedere come si comporteranno nei confronti di Kenji e della sorte del mondo. Ogni numero è pieno di colpi di scena, e ogni pagina vi lascerà col fiato sospeso, mentre cercherete di capire, parallelamente ai personaggi della serie, chi sia questo fantomatico "amico" che ha messo su questa setta. In questa serie, inoltre, non mancano critiche e "frecciatine" all'attuale governo giapponese, ed è pieno di nozioni culturali e curiosità sul paese del Sol Levante. Il disegno è più che buono sia per il tratto che per le caratterizzazioni grafiche. In ogni caso il tratto potrebbe non piacere ai fanatici del disegno "figo". Un avviso importante: non giudicate questo manga in base al disegno, potrebbe essere un errore gravissimo. In definitiva, "20th century boys" è un manga da non lasciarsi sfuggire. Personaggi intriganti coinvolti in vicende appassionanti e non improvvisate... un vero capolavoro del genere (soprattutto considerando che a me i manga non hanno mai fatto impazzire, tranne alcuni prodotti che hanno fatto la storia del genere). Dategli un'occhiata (consiglio valido anche per chi non abbia mai preso un fumetto in mano)! "Se mi amate, dovreste uccidervi tutti" (Spider Jerusalem) "Noi/ generazione post BR figli della bomba/ voi/ generazione di PR figli della bamba... |