Nick: Caledone Oggetto: Manichini impiccati Data: 20/1/2006 10.40.50 Visite: 109
Dalla Stampa Manichini impiccati, protesta choc Attivisti di destra a Roma: il nostro è squadrismo mediatico contro sfratti e mutui da suicidio Uno, due, dieci, cento manichini impiccati ai lampioni in giro per Roma e dintorni. Non è stato un risveglio sereno per la città. Mani furtive avevano disseminato la città di manichini che a prima vista potevano pure ingannare, e sembravano persone vere, con un sacchetto della spazzatura in testa, e un cartello appeso al collo. «Mutuo sociale», era scritto. Oppure: «Il mutuo ci strangola». E ancora: «Vivevo in una casa». Il tutto rinvia a un gruppuscolo di estrema destra che da qualche mese si sta impegnando per portare avanti una proposta di legge d’iniziativa popolare per istituire il cosiddetto «mutuo sociale», che in buona sostanza significa che il grosso delle rate se le accolla la Regione. Situazionisti di destra. I primi allarmi per i falsi impiccati sono arrivati al mattino prestissimo. Gli automobilisti viaggiavano per andare al lavoro e ne vedevano uno sotto un cavalcavia, uno appeso a un semaforo, uno a un pennone. Sono stati ritrovati a quatto capi della città: in via Tuscolana, via Nocera Umbra, piazza di Pontelungo, via Taranto, piazza Navigatori, al Colosseo, viale Trastevere, viale Angelico, via Monti Tiburtini, via Aurelia, via Prenestina, via Cassia, piazza Risorgimento, ponte Garibaldi e via della Batteria Nomentana. Vigili del fuoco e forze di polizia si sono precipitati a tirarli via e sequestrarli. Quattro ragazzi che si attardavano a sistemare un loro ultimo manichino li hanno fermati a via Zanardelli, dietro la stazione Termini. Un altro gruppetto di militanti l’ha pizzicato la polizia stradale mentre facevano penzolare un fantoccio da un cavalcavia dell’autostrada Roma-L’Aquila. «Ne abbiamo sistemati almeno quattrocento», si vanta Luca Iannone, coordinatore della campagna Mutuo Sociale, nonché animatore del centro sociale di destra Casa Pound. Alle ultime elezioni amministrative c’era anche uno di loro, Germano «Gerri» Buccolini, nelle liste che appoggiavano FrancesCo Storace. Non fanno mistero di essere di estrema destra. «E’ stata, quella dei manichini, un’operazione di squadrismo mediatico», dice ancora Iannone. Squadrismo «perché non rinneghiamo le nostre origini ideologiche, e il diritto alla casa di proprietà era già citato nella Carta di Verona, ai tempi della Repubblica sociale italiana». Mediatico «perché siamo fascisti del terzo millennio e sappiamo che bisogna "bucare" i media per farci notare». Come accade con i più conosciuti centri sociali di estrema sinistra, infatti, anche quelli di Mutuo Sociale, che poi è dire Casa Pound, ci sanno fare con la comunicazione. Hanno un ottimo sito Internet, preparano manifesti murali che catturano l’attenzione, s’inventano forme sempre nuove di protesta. E assorbono anche modalità che sarebbero tradizionalmente di sinistra, come le occupazioni delle case sfitte (le loro però si chiamano Onc-Occupazioni non conformi, da non confondere assolutamente con i Csoa-centro sociale autonomo occupato). «Nessun ibrido ideologico, però». Dice Iannone: «Forse i carabinieri contesteranno ai camerati fermati in via Zanardelli il reato di procurato allarme. Ma i manichini non sono uno scherzo di cattivo gusto, né un gesto mirato contro qualcuno. E’ l’avvio di una campagna politica. Dietro lo choc ci sono i contenuti. Scusate, siccome la questione degli sfratti è drammatica, e c’è gente che si è impiccata davvero il giorno prima che arrivasse l’ufficiale giudiziario, cosa è più macabro: il nostro manichino o la realtà? Ora abbiamo aperto la discussione». La discussione in effetti è aperta. Il prefetto di Roma, Achille Serra, va in televisione e ammette: «Manifestazione macabra quanto folkloristica, ma quello della casa rimane un problema serio». «E’ un’iniziativa ridicola perché è proprio la destra ad essere responsabile di quello che accade - commenta un esponente di Action, associazione di estrema sinistra che organizza lotte per la casa - . Non ci sentiamo assolutamente scavalcati dalla destra nella lotta contro gli sfratti. L’unica cosa in cui quelli della destra sono veramente imbattibili è scavalcare il diritto di tutti». «Una scelta infelice - critica anche Fabio Schiuma, An, vicepresidente del consiglio comunale - alla ricerca di segnali a effetto. Ma è evidente il malessere». Proprio ieri scadeva la tregua natalizia degli sfratti. Soltanto a Roma sono circa tremila le famiglie sul punto di perdere la casa. Anche un gran contestatore come Paolo Cento, dei Verdi, in fondo approva: «I manichini contro il caro mutui andavano appesi davanti a Palazzo Chigi».
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