Nick: Cyrano622 Oggetto: L'arte della diversità... Data: 24/1/2006 20.42.1 Visite: 73
... la diversità dell'arte, ovvero quando la diversità diviene arte Chillo è nu buono guaglione Pino Daniele (1979) Chillo è nu buono guaglione fà 'a vita 'e notte sott'a nu lampione e quando arriva mezzanotte scende e va a faticà' chillo è nu buono guaglione ma che peccato ca è nu poco ricchione ha cominciato col vestito della sorella pe pazzià' chillo è nu buono guaglione e vo' essere na signora chillo è nu buono guaglione crede ancora all'amore chillo è nu buono guaglione sogna la vita coniugale ma per strada poi sta male perchè si girano a guardare chillo è nu buono guaglione s'astipa 'e sorde pe ll'operazione non ha alternativa solo azione decisiva. E mi chiamerò Teresa scenderò a far la spesa me facce crescere 'e capille e me metto 'e tacchi a spillo inviterò gli amici a casa a passare una giornata senza avere la paura che ci sia una chiamata e uscire poi per strada e gridare SO' NORMALE! e nisciuno me dice niente e nemmeno la stradale. Chillo è nu buono guaglione e vo' essere na signora... Paolo, Pa' Banco del Mutuo Soccorso (1980) Paolo, Paolo Pa, Paolo maledetto ma perché non l' hai, perché non l' hai detto. Paolo, Paolo Pa, Paolo maledetto ma perché non l' hai, perché non l' hai detto mai. Paolo, Paolo Pa, Paolo maledetto ma perché non l' hai, perché non l' hai detto. Paolo, Paolo Pa, Paolo maledetto ma perché non l' hai, perché non l' hai detto. Paolo, Paolo Pa, Paolo maledetto ma perché non l' hai, perché non l' hai detto. Che fai al parco la domenica lo sguardo dolceridente vestito d'angelo assassino e poi quel trucco invadente. E' difficile da noi in periferia qui la gente non capisce e fa la spia, più discreta, più eccitante è la città, puoi fare una pazzia. Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto ma perché non l' hai, perché non l' hai detto. Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto ma perché non l' hai, perché non l' hai detto mai. Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto ma perché non l' hai, perché non l' hai detto. Passoveloce, cuoreinfretta quando attraversi il cortile qualcuno forse già sospetta il tuo sorriso d'aprile. E gli amici poco sanno dove vai cosa fai tua madre in fondo che ne sa che dirai, dirai che hai visto un brutto film, qualcosa inventerai. Ma stasera io ti ho visto e tu sei tu. T' ho seguito, forse un caso o chi lo sa. Vorrei dirti senti Paolo se ti va facciamo una pazzia. Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto. Ma perché non l' hai, perché non l' hai detto. Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto. Ma perché non l' hai, perché non l' hai detto. Paolo Paolo Pa, Paolo maledetto. Ma perché non l' hai, perché non l' hai detto. Perché non l' hai detto mai... Prinçesa Fabrizio De Andrè (1996) Sono la pecora sono la vacca che agli animali si vuol giocare sono la femmina camicia aperta piccole tette da succhiare Sotto le ciglia di questi alberi nel chiaroscuro dove son nato che l'orizzonte prima del cielo ero lo sguardo di mia madre "che Fernandino è come una figlia mi porta a letto caffè e tapioca e a ricordargli che è nato maschio sarà l'istinto sarà la vita" e io davanti allo specchio grande mi paro gli occhi con le dita a immaginarmi tra le gambe una minuscola fica nel dormiveglia della corriera lascio l'infanzia contadina corro all'incanto dei desideri vado a correggere la fortuna nella cucina della pensione mescolo i sogni con gli ormoni ad albeggiare sarà magia saranno seni miracolosi perché Fernanda è proprio una figlia come una figlia vuol far l'amore ma Fernandino resiste e vomita e si contorce dal dolore e allora il bisturi per seni e fianchi in una vertigine di anestesia finché il mio corpo mi rassomigli sul lungomare di Bahia sorriso tenero di verdefoglia dai suoi capelli sfilo le dita quando le macchine puntano i fari sul palcoscenico della mia vita dove tra ingorghi di desideri alle mie natiche un maschio s'appende nella mia carne tra le mie labbra un uomo scivola l'altro si arrende che Fernandino mi è morto in grembo Fernanda è una bambola di seta sono le braci di un'unica stella che squilla di luce di nome Princesa a un avvocato di Milano ora Princesa regala il cuore e un passeggiare recidivo nella penombra di un balcone o matu (la campagna) o cèu (il cielo) a senda (il sentiero) a escola (la scuola) a igreja (la chiesa) a desonra (la vergogna) a saia (la gonna) o esmalte (lo smalto) o espelho (lo specchio) o baton (il rossetto) o medo (la paura) a rua (la strada) a bombadeira (la modellatrice) a vertigem (la vertigine) o encanto (l'incantesimo) a magia (la magia) os carros (le macchine) a policia (la polizia) a canseira (la stanchezza) o brio (la dignità) o noivo (il fidanzato) o capanga (lo sgherro) o fidalgo (il gransignore) o porcalhao (lo sporcaccione) o azar (la sfortuna) a bebedeira (la sbronza) as pancadas (le botte) os carinhos (le carezze) a falta (il fallimento) o nojo (lo schifo) a formusura (la bellezza) viver (vivere) "Tutti desiderano il vostro bene, non fatevelo rubare" S.J. Lec
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