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Nick: MosFerarum
Oggetto: luci nel buio
Data: 25/1/2006 1.11.31
Visite: 91

oggi, all'ikea vendevano le lampadine colorate... ne ho comprato due, rosse, una per casa mia, e l'altra per casa al mare...



casa al mare è stata teatro di numerose avventure...

ma nella cameretta non c'è luce che si accenda all'interno, solo dall'esterno della camera...


lei era tedesca, e un po' ubriaca... era con la cugina erasmus qui... era il suo compleanno e diedi una festa, con amici e erasmus; eravamo una ventina...

lei voleva festeggiare anche un po' a modo suo, si vedeva...

mio cugino se l'era puntata, ma appresso a mio cugino, c'era la di lei cugina, per cui lui non ci sarebbe mai potuto riuscire...

fui io che la presi per mano e la portai dentro... spensi la luce dall'interruttore nel corridoio, chiusi la porta a chiave, e fu il buio.

la stanzetta è piccola piccola; c'è un armadio, un letto, e se si tira l'altro lettino da sotto al primo, non rimane praticamente spazio per camminare...

su quei due letti, gli ospiti avevano poggiato i cappotti, e quello fu il giaciglio che ci accolse, amanti improvvisati ma al tempo stesso desiderosi di ottenere quello che è dovuto e tanto cercato in queste occasioni...

ma il modo fu diverso, sarà forse la latitudine, o l'alcool... e quel che avvenne dopo lo racconterò tra un minuto, appena finirò di scriverlo!




nel buio ciò che per primo volò via, fu il corpetto... sentivo al tatto due tettine piccole piccole... le potevo vedere con la fantasia, e mi piacevano.

la tipa era ubriaca, indubbiamente. non so se ciò le risvegliava gli istinti più reconditi, sta di fatto che quella mi prendeva a sè come una forsennata, e quasi mi infilava le unghie nella carne... se non l'avessi calmata mi avrebbe graffiato... e poi mi avrebbero potuto cantare "se vedo i segni sulla tua pelle, delle avventure con le altre donne..."

la presi allora dolcemente, come piace a me. pensavo "ora ti insegno cos'è far l'amore, e dimenticherai che si tratta di freddo sesso".

la baciai sul collo, e le tolsi i vestiti dolcemente; la volevo scaldare con i baci e con le carezze, per rendere più intenso quell'incontro, e non farglielo dimenticare, mai più.

forse, effettivamente non se lo è dimenticato... ma per un altro motivo!

nell'armadio dove so io, ci sono i cappucci; tutto si compì, ma proprio tutto. lei era tra i cappotti... ma tempo dieci secondi d'amore... nel buio sentii la sua testa girarsi, e un rumore noto squarciò il silenzio che ci eravamo imposti, per non far sentire ai cugini e agli ospiti il sibilo dello sbocciar di rose...

altro che rose... quel che successe lo potete immaginare... e anche io, lo potevo solo immaginare a causa del buio pesto...

oddio, il letto, il divano... ma soprattutto i cappotti...

e lei? che le aveva preso? tutto bene? si, mi rispose, stava bene... ma dovevo assolutamente farla uscire per un bicchiere d'acqua, e sincerarmi delle sue condizioni...

le rose non sbocciarono quella sera... ma io non ne fui deluso... troppa era la comicità della situazione...

i cappotti e i letti pieni di vomito? la tipa che si sentiva male davvero, o si sarebbe ripresa subito? il buio... aaaaaaaaghhh i suoi e i miei vestiti, buttati chissà dove, tra i cappotti... avrà mica vomitato sui suoi vestiti? come se ne sarebbe andata da casa mia? e soprattutto, come rivestirci?????

non si vedeva una mazza... anche perchè, in quella situazione, non ce n'erano più...

l'interruttore della luce era fuori la porta... e se io aprivo la porta nudo, e passava qualcuno, cosa sarebbe successo? e sua cugina? e le amiche? cosa avrebbero pensato di me? che ne avevo approfittato, quando invece era lei che mi era saltata praticamente addosso... o che chissà cosa le avevo fatto...

poi lei non parlava inglese, nè tantomeno italiano...

beh come ne uscii da quella situazione? io avevo ritrovato i miei pantaloni... le dissi di entrare nell'armadio... aprii la porta e accesi la luce, per poi richidere immediatamente... non passava nessuno in quel momento, meno male!

vidi che non si trattava di vomito, ma di un po' di rigurgito... e quasi ne fui scontento... comunque un po' di schifezza era fintita sui cappotti e sul letto...

ci vestimmo, lei andò in bagno e si riprese.

lei fu davvero corretta; non so che disse alle amiche e alla cugina; per tutta la nottata si scusò dell'accaduto con me... ma a me tutto sommato l'avventura, da raccontare ai nipotini (o agli irciani), era davvero piaciuta.

quando andammo via, lei non venne in macchina con me. vennero altre due ragazze... ad un certo punto una, seduta dietro, disse "ma..."

e due secondo dopo sentii "sniff sniff"... era lei che si odorava il cappotto... e continuò "ma il mio cappotto puzza di vino, ma come mai?"...




io guidavo e l'auto quasi sbandò... riuscii a malapena a trattenere una crassa risata... il mio sguardo, allora, per le strade della costiera, sarà stato un fulmine, una luce... la luce che ha illuminato il buio di quella stanza, quella sera, con quella ragazza... stefanie.



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luci nel buio   25/1/2006 1.11.31 (90 visite)   MosFerarum
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