Nick: kikinese Oggetto: EBREI Data: 26/1/2006 11.55.21 Visite: 102
IERI SERA HO VISTO UN FILM CHE OGNI VOLTA CHE LO VEDO MI FA STAR MALE PARLO DEL" PIANISTA" UN GRANDISSIMO FILM TOCCANTE,ANGOSCIANTE CRUDA VERITà PURTROPPO VI SCHIFO TEDESCHI DEL CAZZO.... Verso la metà del 1942 gran parte dell'Europa era sotto il dominio tedesco, e nei pochi paesi non ancora occupati si costituirono governi alleati cioè comandati indirettamente da Hitler. L'occupazione tedesca portò a un durissimo sfruttamento dei popoli sottomessi. Milioni di uomini vennero deportati in Germania e costretti con la forza a lavorare nelle industrie e, tutti coloro che venivano considerati di razza inferiore, come gli oppositori politici, gli zingari, i prigionieri russi o slavi vennero internati a milioni nei campi concentramento. Qui venivano impiegati in lavori pesantissimi, erano malnutriti e maltrattati tanto che metà di questi uomini morirono. Ancora peggiore però, fu il destino che Hitler riservò agli ebrei. Già nel 1939 con le leggi perseguitati. Con lo scoppio della guerra gli ebrei tedeschi furono imprigionati e portati in campi di concentramento; e lo stesso avvenne via via con tutti gli ebrei dei territori occupati. A partire dal 1941-42, Hitler decise di far letteralmente scomparire dalla faccia della terra tutto il popolo ebraico. Nella Polonia furono allestiti campi di concentramento (ricordiamo Auschwitz, Belzer, Sobibor, Maidanek ), destinati esclusivamente al massacro degli ebrei, usando mezzi tecnici, di un'efficienza e di una rapidità agghiaccianti, come le camere a gas e i forni crematori. Qui venne sterminata una quantità enorme enorme di ebrei che ancora oggi gli studiosi stentano a ricostruire. In tutti i paesi occupati dai nazisti si svilupparono gruppi di partigiani che combatterono i tedeschi con armi seguendo la tecnica militare della guerriglia, che consisteva in una serie di rapide azioni a sorpresa contro le forze nemiche. Inoltre le formazioni partigiane ostacolarono le comunicazioni con sabotaggi, e agirono come informatori segreti degli anglo-americani. I nuclei partigiani che costituirono la Resistenza, europea, spesso operavano in contatto con i loro governi democratici in esilio che si erano costituiti a Londra. Sempre qui, le trasmissioni radio destinate ai paesi occupati, portavano ogni giorno notizie e messaggi di speranza per tutti coloro che non si rassegnavano alla dominazione nazista e spesso, segnali e informazioni in codice per i partigiani. A partire dalla metà del 1942 l'andamento della guerra ebbe una svolta a favore degli alleati. Stati Uniti, Inghilterra e Unione Sovietica vinsero tre importanti battaglie, dopo di che il Giappone e la Germania iniziarono a perdere terreno. Nel giugno del 1942 la flotta il del americana, riportò una vittoria su quella giapponese e, nell'ottobre dello stesso anno le truppe inglesi sconfissero quelle italo-tedesche. Inoltre la controffensiva sovietica riportò un grande successo a Stalingrado, dove i soldati tedeschi furono costretti ad arrendersi. Con la svolta militare del 1943 la situazione dell'Italia divenne particolarmente drammatica. L'esercito italiano era stato sconfitto su tutti i fronti ed era ormai completamente disorganizzato. Iniziarono così ad aumentare i prezzi e a Milano e Torino ebbero luogo i primi scioperi degli operai. Intanto, il 9 luglio 1943, le truppe alleate sbarcarono in Sicilia. Questo convinse esponenti del regime fascista che era necessario abbandonare Mussolini e porre fine alla guerra. Il 25 luglio 1943 Vittorio Emanuele III fece arrestare Mussolini e formò un governo presieduto da Pietro Badoglio, che il 13 ottobre dichiarò guerra alla Germania. Dopo numerosi esempi di lotta popolare contro i tedeschi, Napoli riuscì a liberarsi da sola, con l'insurrezione delle quattro giornate. L'8 settembre 1943, un comando tedesco riuscì a liberare Mussolini, che con l'appoggio Nazista, si insediò nella parte d'Italia occupata dai tedeschi e vi costituì la Repubblica Sociale Italiana. L'Italia si trovò così divisa in due: nel centro nord la repubblica di Salò e nel Mezzogiorno il Regno d'Italia. Nei territori Italiani controllati dai tedeschi sorsero gruppi e formazioni di partigiani provenienti quasi da tutti i ceti sociali e in particolare furono operai, studenti e intellettuali. I motivi che spinsero un elevato numero di persone a partecipare alla resistenza furono: il desiderio di porre fine alla guerra, l'idea di avere l'occasione per iniziare una rivoluzione sociale, e la volontà di liberare l'Italia dall'occupazione dell'esercito tedesco. La resistenza fu una guerra di liberazione ma fu anche un momento di grave conflitto interno al popolo italiano che si trovò diviso fra quanti si erano schierati con i tedeschi. Con la caduta del fascismo i partiti politici ripresero le loro attività, costituendo nell'Italia occupata dai tedeschi i Comitati di liberazione Nazionale, che dal 1943 al 1945 attraversò varie fasi. Le conquiste precedenti andarono completamente perdute e molti combattenti furono imprigionati. La prospettiva di liberare l'Italia si allontanava e, il movimento di resistenza ebbe un momento di crisi che fu superato molto lentamente. Molti civili vennero coinvolti nelle rappresaglie: a Marzabotto furono massacrate 1830 persone; alle Fosse Ardeatine vennero fucilate numerosi civili e militari. Tuttavia la resistenza dimostrò che il nostro popolo aveva ancora la capacità di combattere per riconquistare la propria libertà. Il 25 Aprile 1935 il Comitato di liberazione Nazionale ordinò l'insurrezione Nazionale generale: i partigiani presero possesso di tutto il nord, Mussolini fu arrestato a Dongo e venne fucilato con altri gerarchi e fascisti. Dopo la sconfitta di Stalingrado, l'esercito tedesco dovette ritirarsi, la Germania continuava ad occupare la Francia ed il 6 giugno 1944 gli alleati sbarcarono in Normandia realizzando una delle più colossali operazioni militari. Dopo durissimi combattimenti il generale De Gaulle poté entrare a Parigi, alla testa delle truppe alleate. Il 30 aprile 1945 Hitler, rifugiatosi in un bunker sotterraneo si uccise con la moglie e pochi giorni dopo le truppe tedesche si arresero in tutta Europa. Pur perdendo terreno il presidente Truman, si trovò di fronte , il Giappone continuava a opporre una resistenza accanita. Il presidente Truman, si trovò di fronte alla decisione se usare o no la bomba atomica; e le ragioni che lo indussero ad usarla furono la necessità di abbreviare il conflitto e dare una manifestazione di forza all'Unione Sovietica con la quale si era aperto un confronto molto aspro. Il 6 e il 9 agosto due bombardieri americani lanciarono la bomba atomica su le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Esse vennero totalmente distrutte, mentre oltre 150.000 furono i morti. Il Giappone si arrese il 2 settembre 1945, terminò così la seconda guerra mondiale, la guerra più sanguinosa della storia.
|