Oggetto: L'america scopre Eduardo
Data: 27/1/2006 2.5.19
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Al mercadante fino a Domenica, se trovo ancora i biglietti ci vado, cmq quando vedo Turturro mi viene in mente Jesus, non ci posso fare niente :D
| «SOULS OF NAPLES» | |
| «L’America scopre Eduardo? Lui ne sarebbe felice» | |
| Lunghi applausi al Mercadante alla prima di gala della versione inglese di «Questi fantasmi!» con un inedito Paquale Lojacono | |
 Angela Matassa Lunghi applausi ieri al Mercadante per la prima di «Souls of Naples», la riduzione americana (con didascalie in italiano) di «Questi fantasmi!» con John Turturro nel ruolo di Pasquale Lojacono. «Eduardo sarebbe felice ed orgoglioso di questo allestimento». Angela Pagano, una delle sue maggiori interpreti, promuove Turturro, il regista Paska e il cast: «Eduardo - dice - è un autore conosciuto in tutto il mondo, rappresentato in Europa, ma mai in America. Questa è un'operazione teatrale meravigliosa, è bello che abbiano portato la commedia che io preferisco, in inglese, a Napoli. È stato un divertimento e una scoperta». Perché Eduardo sarebbe felice? «Ricordo che ogni volta che ci trovavamo all'estero e incontrava attori che impersonavano i suoi personaggi era fiero e orgoglioso. Lui si sentiva soprattutto un autore». «Trovo che Turturro sia un uomo molto intelligente - dice Angela Luce - e coraggioso per aver accettato questo ruolo e questa sfida. Ma è stato all'altezza. Guardando lo spettacolo, si vede subito che i costumi e le abitudini sono diversi dai nostri, ma gli attori sono così bravi che anche chi non conosce l'inglese può capire l'opera. E poi ho apprezzato le scene semplici e funzionali». L'assessore al turismo della Provincia di Napoli, Giovanna Martano: «È un'operazione forte e il protagonista merita tutto il favore possibile per le belle cose che ha detto sulla nostra città e per il rapporto che ha voluto instauravi». Renato Nicolini, ex assessore comunale alla cultura, tocca un aspetto diverso: «Il cinema ha già dato molto alla realtà italo-americana. È bello che anche il teatro si sia aperto a quest'operazione. Il regista - dice - ha usato la chiave del mito per proporre il drammaturgo e la città: la caffettiera, il grande portone, la scala, il balcone sono simboli chiari. È un approccio interessante al testo questo di Paska e trovo simpatico l'uso sporadico di termini italiani e napoletani». Maria Fortuna Incostante, segretario provincale Ds, sottolinea l'aspetto originale dell’allestimento: «Conosciamo tutti la drammaturgia di Eduardo, ma questa è una cosa diversa. La mia curiosità non è rimasta delusa». «Innanzitutto bravi gli attori - commenta la regista Antonietta De Lillo - Eduardo si sente, un poco alla volta se ne avverte la presenza. Turturro è un grande, un raffinato, lui non rappresenta soltanto: interpreta. È un Pasquale Lojacono inedito, certo, ma straordinario, come tutti gli altri». Anche il collega Pappi Corsicato apprezza la compagnia: «Sono veramente bravi e noto che ai napoletani in platea lo spettacolo piace e questo è importante e significativo. È un'operazione interessante, auguriamoci che oltreoceano continuino a scoprire altri nostri autori». Mico Galdieri, ex presidente dell’Eti, coglie il segno culturale di «Souls of Naples»: «Questi scambi tra Paesi dovrebbero moltiplicarsi. Quanto a Eduardo, penso sia più avvicinabile dagli stranieri che da noi, ormai. E sarebbe una gioia per lui saperlo». |
