Nick: Caledone Oggetto: NAPOLI SIAMO NOI Data: 27/1/2006 18.33.25 Visite: 96
Il libro: otto il tacco della camorra, annegata nell’illegalità, strozzata dal traffico e dall’abusivismo, umiliata dal servilismo e dal clientelismo della politica, Napoli muore: ma siccome muore da troppi anni nessuno ci fa più caso. "Napoli è un caso a parte", "Napoli è sempre stata così", "Queste cose succedono solo a Napoli": se Napoli è unica ed eterna, allora ce ne possiamo fregare, non ci riguarda e comunque nulla si può cambiare. La verità che Giorgio Bocca ha scoperto era sotto gli occhi di tutti, bastava andare a vederla come ha fatto il grande cronista: Napoli ha, elevate a potenza, malattie molto simili a quelle del resto d’Italia e la sua patologia più grave non è nemmeno la camorra, ma come in tutto il Sud, il Centro e il Nord, è l’immoralità e la vigliaccheria della politica, che fa affari, che cerca il consenso costi quel che costi, che fa finta di non vedere. Un giornalista, un grande giornalista di sinistra, Giorgio Bocca, non usa mezzi termini nell'affrontare la triste verità di una politica che alimenta la sua "fabbrica diconsensi" attraverso il clientelismo,la corruzione e gli affari. Ne esce un ritratto drammaticamente desolante, sconcertante, angosciante, ma dannatamente realistico. Napoli muore e continua morire per una classe politica demagogica che millanta crediti per una rinascita che non c'è. Più in basso di così non si può andare, è stato toccato il fondo e il signor Bassolino, se avesse avuto un minimo di ritegno, se ne sarebbe già tornato a casa. Purtroppo sa bene che potrà sempre fare affidamento sull'integralismo politico dei suoi compagni.
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