Nick: ILReDavid Oggetto: No so che fare Data: 26/10/2003 11.40.15 Visite: 103
Tremore alle gambe. Si. Era da tempo che non avvertivo più questa sensazione. Troppo tempo. Ed invece, come per incanto, eccola qua. Ti ho vista se si può dire "crescere", in un certo modo ti ho vista diventare donna, lentamente ho contribuito a plasmare il tuo carattere,ad aiutarti nelle cose più assurde...A rompere il muro della vergogna accompagnandoti a comprare il tuo primo perizoma... ad inventare storie con tua madre quando dovevi vederti di nascosto con qualche tuo fidanzatino... Eri molto corteggiata malgrado la tua tenera età, ma il fatto che avessi quattordici anni e già ai tuoi piedi un mare di uomini, bhè...mi divertiva. Mi piaceva avere un'amica così matura nella sua prima fase adolescenziale. Mi divertiva vedere come quel branco di "ciucci" aveva perso la testa per te. Ora non più. Mai avrei immaginato di poterti guardare e vedere in te la mia donna ideale...Ora che hai diciotto anni e ti osservo nei luoghi più oscuri della mia mente dove nessuno può disturbarmi od interrompermi, mi rendo conto di come sia cambiato e in un certo senso maturato il nostro rapporto. Quando mi guardi sento che per te non sono soltanto un amico...come daltronde credo lo senta tu...eppure...sei fidanzata. Si è vero...ma non dimentichiamo che hai chiesto, in un certo modo, il "permesso" a me prima di decidere...ed io...ti ho sempre lasciata libera...ho sempre lasciato che fossi tu a decidere cosa fare realmente... anche quando iniziavo ad avvertire qualcosa. Non ho mai cercato di rivoltare la situazione a mio vantaggio, ma oggi, ripensandoci, quanto avrei voluto credimi. Ora sono qui, Solo davanti al mio computer, che cerco in un certo qual modo di trasferire la causa della mia più grande gioia e contemporanemante della mia più grande sofferenza sul mio monitor. Mentre scrivo agito il mio animo come una di quelle palle di vetro con la neve all'interno...vedo le emozioni che si alzano in volo come aquile reali...vedo le gioie ed i dolori che si intrecciano ed ondeggiano verticosamente creando candide figure astratte...vedo il tuo volto. La mia paralisi più grande la ho quando a volte penso di dovertelo dire. Ma, ed ecco che scatta, ho paura. Paura di perdere anche quel poco di "Linda" che mi resta. Non So che fare. |