...sono tra le persone più superficiali di questa terra..
vivo senza osservare le bellezze del mio mondo...
passo dinanzi ai musei,alle gallerie..senza fermarmici...ci entrerò domani,penso..
e così....tutti i domani della vita mi hanno portato ad oggi....e probabilmente rimanderò ancora...
...ma...la riflessione parte da un punto...
parte dalla necessità di salutare un grande della mia terra....del mio paese...
un uomo che dipingeva il mondo,che creava emozioni...un uomo che aveva conosciuto la bellezza di questa terra..
l'aveva riconosciuta,in mezzo allo squallore che la circonda...
un uomo che aveva fatto conoscere il mio paese,Terzigno,in tutto il mondo..
un uomo che del mio paese non aveva nulla....se non la voglia di essere diverso...
un uomo che ho avuto la possibilità di conoscere...ma che in effetti non ho mai conosciuto...
vuoi per imbarazzo....vuoi per pigrizia...
mi trovavo a girare tra i suoi quadri...tra le sue statue....in casa sua,che in effetti era un museo privato...senza riuscire ad intovalare mai un discorso...mi nascondevo in un sorriso,in un "buon giorno" o "buona sera"...e basta..
ed ora me ne pento....
perchè è nella natura umana lasciare scivolare gli anni,,e rendersi conto che ne sono corsi via parecchi...e del tempo trascorso non si è fatto nulla...
voglio salutare così Salvatore Emblema....un grande artista...
oltre che grande uomo...
sussurrandogli,semmai potesse sentirmi,che è vero che la luce del sole penetra il dipinto come penetra la terra...ma ancor di più la luce del sole illuminerà il suo ricordo per farlo risplendere negli anni a venire...nei cuori di tutti coloro che l'hanno amato ed ammirato....
addio per sempre
Salvatore Emblema è nato a Terzigno, in provincia di Napoli, nel 1929, ha frequentato il liceo artistico e l'Accademia di Belle Arti di Napoli.
Il suo itinerario artistico inizia nel 1948 quando esegue una serie di Collages usando foglie disseccate e costruendo ritratti attraverso le modulazioni cromatiche. Seguono le ricerche materiche con l'impiego di pietre e minerali raccolti alle falde del Vesuvio, dei quali si serve per concretizzare delle figurazioni.
Ha viaggiato molto: è stato in Francia, Inghilterra e per due anni ha vissuto a New York dove ha conosciuto Rothko. Al suo rientro in Italia ha portato avanti la ricerca spaziale aniconica sia in pittura che in scultura. I materiali preferiti sono la juta e il legno, affascinato come è dal materialismo organizzato della tessitura su cui interviene con il suo caratteristico segnismo o attraverso la sottrazione dei fili dalla trama di juta.
L'artista è stato invitato in numerose e prestigiose rassegne facendo parte le sue opere di grandi Musei e Istituti: come quelle al Metropolitan Museum, agli Uffizi di Firenze, al Palazzo Reale di Napoli, le partecipazioni alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma.

...ho sete significa che sono vivo,che importa se l'ultimo o il primo...