Nick: Ramy Oggetto: le bugie hanno le gambe corte Data: 3/2/2006 11.52.18 Visite: 136
La scienza fotografa le bugie Svelata la "sindrome di Pinocchio" La risonanza magnetica potrebbe in futuro mandare in pensione la macchina della verità e smascherare anche i più abili "professionisti della bugia". Un gruppo di ricercatori americani ha infatti individuato la parte del cervello che si 'accende' quando si pronuncia una bugia, ma anche cosa accade se si dice la verità. Tutto questo, osservando direttamente nella testa di chi pronuncia un’affermazione, vera o falsa che sia. Gli studiosi del Temple University Hospital di Filadelfia hanno potuto individuare le aree cerebrali che si attivano quando si mente e quali entrano in azione nel dire la verità e hanno poi confrontato i risultati ottenuti con la risonanza magnetica e quelli rilevati con i test tradizionali. Dalla ricerca è emerso che mentire è più complicato che affermare il vero, almeno a giudicare dall’attività cerebrale. Spiega Feroze Mohamed, docente di Radiologia alla Temple University, in un intervento pubblicato sulla rivista "Radiology", che nello scoprire chi dice bugie, il test "classico" può fallire: l’esame si basa infatti sulla registrazione delle manifestazioni di alcune emozioni caratteristiche di chi mente, come il battito cardiaco e la respirazione. Questi segnali possono essere dissimulati da persone particolarmente abili che riescono così a ingannare anche la macchina della verità, compromettendo i risultati. "L'attività cerebrale è meno controllabile da un individuo - aggiunge l'esperto - Le nostre ricerche potrebbero eliminare i problemi con il test convenzionale e produrre un nuovo metodo per l'oggettiva rilevazione delle bugie".
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