Nick: Viola* Oggetto: Il dolce far niente Data: 7/2/2006 12.5.40 Visite: 232
salve, cari fanciulli/e. che bello il dolce far niente. ho passato un mese e mezzo immersa in questa beatitudine, adesso è ora di tornare a far parte della "società produttiva" (bleagh), e quindi da ieri ho ricominciato a lavorare. aveva proprio ragione il vecchio caro Bukowski a dire che "solo le persone noiose si annoiano". cioè, come si fa ad annoiarsi a non fare nulla? è meraviglioso, invece. ma proprio nulla nulla, eh. tipo avevo rimandato tremila cose per "dopo", sempre dopo, quel dopo in cui avrei avuto più tempo, essì. macchè. non ne ho fatta nemmeno una. non ho fatto niente. ozio, meditazione, cazzeggio. quanti nomi per questa nobile attività. il mio ideale di vità è sempre stato cartesio. sì, proprio lui, il caro Renè Descartes, che dormiva tutti i giorni fino a mezzogiorno e poi poltriva a letto meditando ed elaborando così i suoi pensieri più affascinanti. pensa che trauma fu per lui quando la regina cristina di svezia lo chiamò alla sua corte in svezia. quel pover'uomo doveva svegliarsi tutte le mattine all'alba col freddo che fa in svezia e intrattenere quella nazi della regina. ovvio che dopo poco si ammalò e morì, non aveva proprio il fisico. passando da un genio della filosofia a me che a stento riesco a digitare su questa tastiera antidiluviana... ovvio che se avessi saputo di essere disoccupata le mie meditazioni sarebbero andate a farsi fottere e avrei passato il tempo ad angosciarmi/cercare lavoro. è stata solo una congiunzione fortunata che temo non si ripeterà più. comunque è stato meraviglioso. non fare assolutamente niente, prendersi una vacanza anche da se stessi, "non fare niente, assolutamente niente. sentire la vita scorrere in me, come un fiume nel suo letto" (pessoa). marò, come mi inquietano quelli che devono avere sempre qualcosa da fare altrimenti iniziano a smaniare. alla larga da me, per favore. Noli me tangere/poichè di Cesare io sono/e selvaggia benchè sembri mansueta - Thomas Wyatt - Anna Bolena |