Cerco amici, contatti, flirt e trovo il colpo di fulmine con Speeddate!
Lei, Laura Morante, fa la psicologa di coppia per una tv locale. Lui, Carlo Verdone, è un oculista con un importante negozio di ottica a Roma. Lui la sera gioca col computer e ascolta in cuffia la musica Anni 70, lei fa la dieta e non si siede a tavola per cena. Lui in cerca di nuove emozioni se ne va a uno «speed-date», quei posti dove promettono di farti incontrare in tre minuti il partner giusto. Lei lo caccia di casa anche se le nuove emozioni le ha già trovate e da un paio d’anni ha una storia con un amico comune, Antonio Catania, nient’affatto disposto a trasformarsi da amante in marito. Comincia in questo modo «L’amore è eterno finchè dura», commedia amarognola scritta da Carlo Verdone con Francesca Marciano e Pasquale Plastino intorno al tema della coppia, nel matrimonio e fuori, della fine del desiderio sessuale, della abitudine che porta alla noia, della voglia di adrenalina, del peso della solitudine, della fragilità dei nostri rapporti. Una sorta di postmoderno «Girotondo» di Schnitzer, ben scritto e ben interpretato, uno dei migliori «Verdone» d’annata, meno ridanciano ma più acuto, come Borotalco, Compagni di scuola, Maledetto il giorno che t’ho incontrata. Sì perchè, a questa prima coppia, subito se ne aggiunge un’altra fresca e felice quella formata da Andrea Corsato, il socio di Verdone del negozio di ottica, e dalla sua compagna, Stefania Rocca, una agente immobiliare: sono loro due, infatti, a offrire asilo nella loro casa a Verdone ormai in via di separazione.
Statev accort, facit a' fin e Verdone 

Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam.