Nick: Franti Oggetto: Vicienz' Banan' Data: 4/11/2003 2.6.11 Visite: 224
Vicienz' Banan' (che poi sarebbe Vincenzo Banana) era un amico nostro. Intendo dire che era un amico mio e di altri miei amici di Dentecane. Era perchè mò non so che fine abbia fatto. In verità non so neppure io che fine ho fatto "io". Comunque niente, dicevo? Ah sì, Vicienz' Banana. Era un tipo strano, un pò menomato psichicamente forse, non so. Però lo ricordo con affetto. Io spesso lo chiamavo Gled (dalla pubblicità "Gled: l'Assorbiodori") perchè feteva di cicogna morta. Uà e manco a farlo apposta, al padre di Vicienz', che si chiamava Antonio, lo chiamavano (anzi lo chiamano ) 'Ndonio 'e Cicogna, perchè ha fatto 8 figli. Io lo avrei chiamato 'Ndonio 'e Cuccio (cuccio in avellinese significa Coniglio) ma cmq qualcuno prima di me lo ha soprannominato Cicogna. Vabbè non fa nulla 'sto fatto dell'anticipazione del soprannome. Cmq 'sto Ndonio 'e Cicogna assomiglia a Begby di Traispotting, quell'esaurito che mena giù dal davanzale del Pub, un boccale di birra, sfregiando una ragazza. Ritono a Vicienz' Banana, cmq. A 'sto Vicienz' facevamo sempre scherzi. Una volta si lamentava con me e Tonin' 'o Barista che teneva il pesce piccolo. Allora noi gli dicemmo che v'era un rimedio. In pratica doveva strusciarsi la capocchia con delle ortiche appena raccolte e poi, dopo che la capocchia gli bruciava, doveva passarci sopra prima dell'alcool etilico ('o spirito, per intenderci) e poi dell'olio di peperoncino piccante, che dalle nostre parti si chiama pipillo. Vicienz' lo fece e rimanette una semmana a casa, nel letto, a cosce aperte. La mamma di Vicienz' Banana, che si chiamava Addolorata, ci voleva denunciare. Ma non lo fece perchè si mise in mezzo mia madre che mi struppiò. Cona la cinta di papà. Ma io continuavo a ridere. E' sempre così. Quando ti picchiano le madri, tu, figlio, ridi sempre. Fateci caso se è così o meno. Un'altra volta Vicienz' Banan' si lamentava che non riusciva a fottere. Io allora gli dissi che "Abbasc' all'Aiomara" (l'Aiomara era il fiume Calore che passava vicino Dentecane) c'era una famosa puttana bona e che voleva potevo accompagnarlo per una chiavata. Vicienz' era contentissimo, dise "Uà già aggio ntostato, jamm bell' portamm' là". Io chiamai a Gino 'o Nero che teneva la macchina e lo accompagnammo sul posto. In verità Abbasc' a l'Aiomara non c'era nessuna puttana. V'era una coppietta di amici miei, zni amici no, conoscenti dai, che stavano fottendo in una A112 di colore beige. Io, Ginoe Vecienz' ci appostammo ad una distanza di 200 metri dalla A112. Io dissi a Vecienz' - che era scalpitante - di attendere 10 minuti, che la pottana stava fottendo e che sarebbe venuto il suo turno. Passò un quarto d'ora e dissi a Banan': "Veciè e che cazz! Qua stamm aspettann' assai. Vai là e dicci alla zoccola che facesse ambress". Vincenzo disse "Sine Pierluì, tieni ragione. Mò vaco". E andò. Io e Gino zitti in macchina. Vicienz' Banana si avvicinò alla A112 e tuzzichiò vicino al finestriello, mentre i due fottevano. Contemporaneamente al tuzzichiamiento sul finestriello, Vicienz' Banan', con tono alquanto sfasteriato, disse : "Aò ricchiò, fa ambress' che aropp' ce stongo io. E jamm che sto arrapato!". Il fidanzato si levo da sopra la fidanzata (insomma smise di fottersela), scese dalla A112 e, senza leggere e scrivere, struppià a Vecienz' banana. Io e Gino ce ne scappammo e rimanemmo Vecienz' banana sul posto. Ridevamo come i pazzi. Vecienz' Banana ritornò a piedi, facendosi 5 chilometri. Vi sembrerà strano ma io a Vecienz' Banan' lo volevo bene. E mò mi viene la malinconia. Perchè non so che fine abbia fatto. E io? Che fine agg' fatt'? 'Na fine e merd. mi verrebbe da dire ma...me scappa da ridere.
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