Nick: T-34 Oggetto: ESPORTIAMO DEMOCRAZIA Data: 12/2/2006 15.20.24 Visite: 133
«Pestalo, pestalo»: in un video le brutaltà degli inglesi su ragazzi iracheni. Il governo laburista di Tony Blair di nuovo nella bufera per il comportamento delle truppe britanniche in Iraq. Il ministero della Difesa ha disposto un'inchiesta urgente dopo che il popolare settimanale News of the World (che vende quasi nove milioni di copie) ha pubblicato alcuni fotogrammi di un filmato che riprende militari britannici mentre fermano giovani iracheni indifesi e li pestano a sangue. Il video della brutale bastonatura è anche disponibile sul sito internet dello stesso settimanale. Il ministero della Difesa ha dichiarato di essere a conoscenza del video e che la polizia militare sta indagando. Secondo il settimanale il video è stato ripreso nell'estate del 2004 nel sud dell'Iraq (i britannici hanno la responsabilità della zona di Bassora, dove opera anche il contingente italiano) dopo che una caserma dell'esercito di Sua Maestà era stata fatta segno di una sassaiola da parte di dimostranti. Nel video si vedono dei militari uscire di cors, inseguire dei ragazzini e trascinarne tre dentro la caserma, dove vengono selvaggiamente picchiati con bastoni di legno e presi a calci, Uno dei ragazzi - che piangono e gridano "please, please" - viene anche colpito con un violento calcio sui testicoli. La scena è resa ancora più agghiacciante dalla voce del militare che riprende la scena da un tetto e sghignazza mentre i suoi compagni colpiscono i ragazzi. Sembra così eccitato l'operatore che ad un certo punto sembra quasi avere un orgasmo di fronte alla scena di puro e gratuito sadismo. Ad un certo punto in caserma entrano altr soldati, ma nessuno interviene per bloccare il pestaggio: passano tutti indifferenti, come se la cosa non li riguardasse. Nel video si vedono anche dei soldati prendere a calci in faccia il cadavere di un iracheno. «È spaventoso... ci creerà molti problemi in Iraq», ha detto il deputato laburista Jeremy Corbyn, «riproporrà i termini dell'intera questione, vale a dire che la presenza delle forze britanniche e statunitensi in Iraq è parte del problema, non della soluzione». Il governo dovrà dare spiegazioni «forti e tempestive», ha sottolineato Corbyn, «non si tratta di un pugno né di un caso isolato né di un centro di detenzione, ma di un gruppo di soldati che aggredisce in modo brutale individui». Gli ha fatto eco il collega laburista Stephen Pound: «La prima reazione è stata di orrore. Se il documento è autentico, non vi è dubbio che quei militari vanno congedati».
"..a nuje10 e consorte romantici e bolscevichi [cit.].."
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