Nick: pearl jam Oggetto: I Mostri non piangono. Data: 13/2/2006 16.6.10 Visite: 137
" c'è sempre tempo per scappare con me, ma promettimi che andrai via da questo posto. " E' questa frase che, secondo me, racchiude il film in una bolla d'amore. E racchiude l'amore e qualsiasi cosa esso contenga. Boys don't Cry è una canzone dei Cure, stupenda. Ma anche un altrettanto grandioso film, interpretato da una meravigliosa e alienata Hilary Swank. Boys don't cry ci immerge nella realtà dei mostri. Degli incubi, dei esseri più immondi. Un uomo nel corpo di una donna che non sa di avere. Una famiglia di provincia americana, sfasciata e con figli da mantenere. Due giovani alcolizzati, armati e nulla facenti, vittime delle loro paure e delle loro mancanze. Boys don't cry è anche e forse soprattutto, un film sul'amore. L'amore come sempre filo conduttore delle grandi storie della vita. In un modo così celato, così alienante, così handicappato. L'amore dei mostri. Di quelli che AMORE, diventa la cosa alla quale essi più aspirano, e per la quale più energie profundono. L'amore dei mostri non è come l'amore di tutti. L'amore dei mostri non è egoistico nel senso tradizionale del termine. L'amore dei mostri è avere la possibilità di dimostrare di poter amare qualcuno che altri definiscon normale. L'amore dei mostri non ha età, sesso, posizione preferita, o ristorante per la cena dell'anniversario. L'amore dei mostri non è una frizione chimica, e non si basa certo su dei modesti cicli ormonali. L'amore dei mostri è una vera sofferenza, e per questo, un vero AMORE. Non è geloso, nè impegnato, nè pesante, nè leggero, nè un diversivo. L'amore dei Mostri è forse la cosa che più si avvicina all'amore. Teena Brandon vive 21 anni della sua vita avendo baciato una sola persona. Del suo stesso sesso. Una sera una rissa in un bar, e incontra John. Un mostro. Uno di quelli che però dell'amore sembra non sapere che farsene. E da John, arriva a conoscere Lana. Lana vive in una famiglia di mostri, e la sua vita le appare come un grosso incubo americano. Si innamorano. E giù a fare l'amore (nella maniera dei mostri), a guardare le stelle, a raccontarsi storie e a promettersi i "per sempre". Mostri che vivono una favola. Ma come dappertutto, in tutti i mondi esistenti, anche fra i mostri non c'è cosa che duri per sempre, tantomeno la magia di una favola. E la paura, i pregiudizi, le verità che appaiono sovvertite, una pistola, il nulla... la fine. Teena Brandon è una ragazza esistita anche fuori da questa stupenda pellicola. E' morta, 13 anni fa. Sparata a bruciapelo da tale John. Amico di famiglia di Lana, la ragazza con cui Teena ebbe la sua prima ed unica storia d'AMORE. Era un uomo, imprigionato in un corpo di donna, Teena. Lineamenti duri da uomo, fisico asciutto da uomo. Movenze e anima di donna o forse di uomo, la gente le avrebbe poi dato del mostro, relegandola dove meritava realmente di stare. Lana Amava davvero Teena. Lana, nella sua storia raccontata ai giornali, alle autorità, ha narrato che Teena, prima di morire, le ebbe ancora una volta giurato amore eterno. Lei non sapevo fosse una donna, o lo sapeva o non gliene importava. Agli altri mostri si. Lana amava Teena, forse tanto quanto Teena amava Lei. La storia di due mostri, sapientemente elargita da una regista bravissima. Boys don't cry (che oggi ho rivisto per la terza volta), è un film che ti lascia senza parole. Perchè davanti all'amore manifesto in una maniera così ellenica, così straripante e nascosta agli occhi di tutti, non c'è parola da poter proferire. Pensando però, a quanto gli uomini deboli osteggino tutto quello che rasenta la perfezione. Inventandosi mostri e paure, che non nascondono altro che il nostro desiderio di essere e vivere e amare proprio come loro. E magari, smettere di avere paura. "Non so piu' chi sono.Sono il fantasma d'uno sconosciuto." |