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Nick: Mach
Oggetto: Il contratto di Berlusconi
Data: 13/2/2006 17.44.41
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Berlusconi non ha rispettato il contratto con gli Italiani
Il contratto prevedeva:
1. Abbattimento della pressione fiscale
· con l'esenzione totale dei redditi fino ai 11.362 euro annui;
Obiettivo non raggiunto. L’esenzione dalle tasse è prevista solo per redditi inferiori a 7.500 euro
· con la riduzione al 23 per cento dell'aliquota per i redditi fino a 103.291 euro
Obiettivo non raggiunto. L’aliquota al 23 % è solo per i redditi inferiori a 26.000 euro
· con la riduzione al 33% dell'aliquota per i redditi sopra di 103.291 euro(200 milioni)
Obiettivo non raggiunto. L’aliquota al 33% è solo per i redditi tra 26.000 e 33.500 euro
Inoltre i redditi tra i 33.500 e i 100.000 euro, che dovevano avere un aliquota pari a 23 % pagano invece il 39%. I redditi superiori a 100.000 euro che dovevano avere un aliquota pari a 33 % pagano invece il 43%
2. Attuazione del "Piano per la difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini" che prevede tra l'altro l'introduzione dell'istituto del "poliziotto o carabiniere o vigile di quartiere" nelle città, con il risultato di una forte riduzione del numero di reati rispetto agli attuali 3 milioni. Fonte: INCHIESTA SUL CONTRATTO DI BERLUSCONI del Sole-24ore condotta con il contributo di fonti ministeriali ufficiali
Obiettivo non raggiunto. Nel 2001 i reati penali denunciati dalle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria erano di 2.163.826. Nel 2004 i delitti sono stati pari a 2.417.716. Cioè con il governo Berlusconi sono aumentati.I poliziotti di quartiere sono 3701, nemmneno uno per ogni comune d’Italia.
3. Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese.
Obiettivo non raggiunto. Con la Finanziaria 2002, la prima del nuovo Governo Berlusconi, vengono portate a 516 euro mensili le cosiddette pensioni minime, che riguardano una platea di 1,8 milioni di anziani. Ma secondo gli ultimi dati Inps disponibili (2004), oltre 5 milioni di pensioni restano al di sotto di questa soglia.
4. Dimezzamento dell'attuale tasso di disoccupazione con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di nuovi posti di lavoro.
Obiettivo non raggiunto. il tasso di disoccupazione era del 9,2% nel 2001, oggi è al 7,1 per cento. Il premier, avrebbe dovuto portarlo al 4,6 per cento. I posti di lavoro creati al terzo trimestre 2005 sono stati pari a 350000 e non 1 milione e mezzo. Quando la Cdl dice che sono stati creati 1 milione di posti di lavoro è solo perché a questi 350.000 aggiungono anche i 650.000 posti di lavoro dovuti alla regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari che però non sono posti di lavoro nuovi ma sono posti che erano sommersi.
5. Apertura dei cantieri per almeno il 40 per cento degli investimenti previsti dal "Piano decennale per le Grandi Opere" considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni.
Obiettivo non raggiunto. Se si assume per il piano decennale il valore parzialmente aggiornato di 173 mld (desumibile dal rapporto del ministero sulla legge obiettivo) siamo fermi al 21,4% delle opere canteriate.
Nel caso in cui al termine dei cinque anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.
Nonostante tutto Berlusconi si ricandida…l’unica cosa che possiamo fare è non votarlo.
"Quando c'è l'amore c'è tutto". "No ti sbagli, chella è 'a salute".
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