Nick: Mr_LiVi0 Oggetto: continuano ad assalirci Data: 15/2/2006 12.34.37 Visite: 20
Al grido di « morte alla Danimarca » e « morte all'America » l'islam pakistano scava l'abisso tra le civiltà. Sono gli stessi parlamentari ad alimentare lo scontro organizzando le rivolte antioccidentali nella capitale Islamabad. E la polizia interviene utilizzando i gas lacrimogeni per disperdere oltre mille manifestanti, alcuni armati di pietre e bastoni, penetrati all'interno dell'area delle ambasciate, per protestare contro le caricature su Maometto pubblicate su alcuni quotidiani europei. I manifestanti si erano staccati da un corteo di circa 4mila persone che erano scese in piazza per manifestare davanti alle ambasciate di Francia e Gran Bretagna. Tutti blindati all'interno delle sedi diplomatiche i funzionari delle ambasciate statunitense e britannica, per evitare conseguenze e rischi, durante la breve irruzione nel complesso. Molto più grave la situazione in un'altra città pachistana, Lahore, nel nord del Paese, dove due persone sono rimaste uccise dalle forze di sicurezza, che hanno aperto il fuoco quando un gruppo di manifestanti hanno tentato di assaltare una banca. I morti, cui vanno aggiunti tre ricoverati per ferite gravi da arma da fuoco e altri otto che hanno riportato ferite per scontri con le forze dell'ordine, facevano parte della folla di circa 15mila manifestanti che avevano inscenato una violenta protesta sempre contro le caricature su Maometto. Pesante anche il bilancio dei danni provocati dai rivoltosi, che hanno distrutto più di 200 automobili, appiccato il fuoco a due cinema e assalito decine di esercizi commerciali stranieri, fra cui un ristorante McDonald, un hotel della catena Holiday Inn, un Pizza Hut, un Kentucky Fried Chicken, e la sede della compagnia telefonica norvegese Telenor. Alcuni gruppi hanno anche cercato di penetrare negli edifici dell'assemblea provinciale, colpendoli. La polizia ha sparato gas lacrimogeni dopo che i manifestanti hanno strappato megaritratti del presidente dela Repubblica pakistano, Pervez Musharraf. Nel timore che « azioni inaccettabili » contribuiscano a « deformare la giustizia delle nostre rivendicazioni oppure causare il nostro isolamento nel dialogo con il mondo » , 41 ulema e predicatori islamici di tutto il mondo intanto cercano di frenare i confratelli. Con un testo diffuso dalla tv araba Al Arabyya, i capi religiosi invitano i fedeli a « non disattendere i patti rispettati dalla nostra sharia ( la legge islamica) attaccando le ambasciate oppure aggredendo le persone » . Sebbene inascoltati, tentano di evitare il peggio per la Ummah islamica e dapprima blandiscono i dimostranti definendo la loro una « lodevole protesta » , ma poi precisano che « difendere il nostro profeta non può avvenire se non nel rispetto della sharia » . a. m. e ne è trascorso di tempo... Dov'è l'amore la fratellanza e il perdono??? Vivere... è sorridere dei Guai !!! |