Nick: Labyrinto Oggetto: Che emozione, Carpisa Data: 19/2/2006 22.58.20 Visite: 87
La Carpisa grida: la Coppa l’ho presa, la coppa l’ho presa. Da Forlì, i Bucchi boys hanno regalato emozioni indimenticabili. Un canestro di ringraziamenti a Rocky Rocca Balboa, occhio rossonero e Rocca and roll, a Valerio Spinelli, l’Harry Potter di Pozzuoli, ad Ansu Sesay (se sai, lo eviti, no?) con barbetta e bandana da aureola come un predicatore mormone, all’islandese Jon Stefansson che sembra un figlio hippy di Hasse Jeppson, a cucaracha Larranaga, a Sandro Cittadini ‘o bello guaglione, a Michel Morandais, il francesine al quadrato. Grazie al folletto di Philadelphia Lynn Greer che passeggia per il campo e sembra uno di quei ragazzini dei bar che portano il caffè, indolenti, furbi e simpatici, e improvvisamente sconvolge difese a uomo e a zona, improvvisamente è una molla, uno scoiattolo, un uccello che vola a canestro. Greer, già il nome è un brivido. Rabbrividiscono gli avversari perché gli sguscia sotto le gambe, sotto le mani, sotto il naso. UNA REALTA' NON PIU' UN SOGNO CHE BRIVIDI, CHE EMOZIONE... |