Nick: azad Oggetto: Questa è la VERITA'...... Data: 22/2/2006 16.55.41 Visite: 177
......altro che squallide strumentalizzazioni politiche della sinistra che cavalca sempre l'onda della menzogna...... FINI, SENZA ATTI CALDEROLI FORSE NESSUN ATTACCO A BENGASI ROMA - "E' verosimile che, senza i motivi offerti dalle affermazioni di Calderoli, nonché dalla loro reiterazione con intenti apparsi provocatori, le manifestazioni di Bengasi difficilmente avrebbero preso di mira obiettivi italiani". Lo ha precisato il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini oggi al Senato durante l'audizione parlamentare sui fatti di Bengasi. Il vice premier ha premesso che "il quadro dell'ordine pubblico in Libia è ancora in via di assestamento" e che i disordini "hanno dunque probabilmente matrice e motivazioni non tutte immediatamente riconducibili alla pubblicazione delle vignette satiriche o a intenti anti-italiani in collegamento ai comportamenti del senatore Calderoli". "AFFERMAZIONI DI UN MINISTRO NON INOSSERVATE" "Le affermazioni di un ministro non potevano passare inosservate e infatti non sono passate inosservate". Lo ha detto il ministro degli Esteri Gianfranco Fini intervenendo oggi al Senato sugli incidenti di Bengasi "PER GOVERNO DIALOGO NON PUO' ESSERE SENSO UNICO" "Quando il governo italiano parla di dialogo non si riferisce ad un esercizio a senso unico". Lo ha precisato il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini nel suo intervento al Senato nel quale ha sottolineato la necessità di rispettare "tutte le religioni". "IL VERO PROBLEMA E' INTEGRALISMO" Le dimissioni del ministro Calderoli erano "un atto dovuto" e gli va riconosciuta "la sensibilità istituzionale e politica, di averle presentate". Gianfranco Fini intervenendo in Parlamento davanti alle Commissioni Esteri e Affari costituzionali del Senato aggiunge tuttavia che il "problema principale" che in queste settimane è venuto alla luce "in tutta la sua drammaticità non sta nelle dichiarazioni dell'ex ministro italiano, discutibili o meno, né nelle vignette danesi, discutibili meno, il vero problema sta nell'ondata di violenza globale che è stata scatenata dall'integralismo islamista, di cui quello di Bengasi non è stato che un episodio, anche se particolarmente drammatico e sanguinoso". Fini ha spiegato questa sua analisi citando alcuni fatti specifici in particolare le manifestazioni che hanno avuto e stanno avendo luogo dall'Indonesia al Pakistan alla Nigeria "dall'India fino al cuore della stessa Londra dove il 40% della popolazione è di fede musulmana dichiara e auspica l'adozione della Sharia ed il 20% manifesta comprensione se non approvazione, per gli attentati che hanno attraversato la capitale britannica nello scorso mese di luglio". FINI, CON LIBIA CHIUDERE PER SEMPRE CAPITOLO COLONIE L'Italia vuole chiudere "definitivamente il capitolo storico del passato coloniale" in Libia. Lo ha annunciato il vicepremier e ministro degli Esteri Gianfranco Fini nel suo intervento al Senato, nel quale ha spiegato che si vuole mettere una pietra sopra ai residui del passato "anche con significative misure" da concordare con le autorità libiche. IL MINISTRO ALL'OPPOSIZIONE, NON CAVALCATE LE VIOLENZE "Non sta certo a me dispensare consigli all'opposizione immagino non graditi e comunque so non essere richiesti. Tuttavia: attenzione a cavalcare le violenze di Bengasi per puro calcolo elettorale": Gianfranco Fini conclude il suo intervento davanti alle Commissioni Esteri e Affari costituzionali di Camera e Senato rivolgendosi ai partiti delle opposizioni con questo ammonimento. "Commettereste un errore uguale e contrario a quello che è stato rimproverato al senatore Calderoli. In un momento delicato come questo si impone a tutti l'obbligo di essere responsabili nelle parole e coerenti nei comportamenti. Guai se dovessimo dare ai fanatici che soffiano sul fuoco dell'odio, tra le culture e le religioni, l'impressione di poter trarre vantaggio a seguito delle nostre divisioni. Non c'é campagna elettorale - ha concluso il ministro degli Esteri - che possa giustificare simile miopia". © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 22/02/2006 13:03 il "problema principale" che in queste settimane è venuto alla luce "in tutta la sua drammaticità non sta nelle dichiarazioni dell'ex ministro italiano, discutibili o meno, né nelle vignette danesi, discutibili meno, il vero problema sta nell'ondata di violenza globale che è stata scatenata dall'integralismo islamista, di cui quello di Bengasi non è stato che un episodio, anche se particolarmente drammatico e sanguinoso". Condivido ogni parola usata da Fini. Io credo che un ministro degli esteri così voi della sinistra ve lo sognate....è MITICO non c'è niente da fare!
P.S. Fini,ora,ospite di SKY TG24 intervistato da Maria Latella(ottima giornalista che dimostra sempre la sua grande professionalità e imparzialità)dice: "non dimentichiamo che un della Repubblica dell'altra parte politica(centro-sinistra)fece mettere sotto protezione un terrorista come Ocalan....loro non possono proprio dare lezioni da questo punto di vista" Non piangere se non puoi vedere il sole perchè le lacrime ti impediranno di vedere le stelle. |