Nick: Cattivo Oggetto: Reja chiede scusa Data: 23/2/2006 22.50.11 Visite: 76
«Napoli, chiedo perdono» Reja: Non sbaglieremo più. Ma invito i tifosi a starci vicino Dall’inviato Daniele Rindone CASTELVOLTURNO - Si sente in torto: «Chiedo perdono umilmente a De Laurentiis e a tutti i tifosi». Un atto di dolore, lo recita come penitenza: «Non ho sentito il Presidente, so che è molto arrabbiato, gli chiedo di scusarci, ha investito tanto e ha dovuto subire queste umiliazioni ». Un Edy Reja mai visto nè sentito: «Chiedo scusa, chiedo veramente scusa, faremo in modo che non succeda più», lo ripete fino alla noia. Il tecnico su un letto di spine, sta vivendo il momento più difficile da quando è a Napoli. Alla ripresa si è presentato con la testa cosparsa di cenere, ha fatto pubblica ammenda con lealtà e correttezza: « Invito i tifosi a starci vicini, facciamo parte della stessa famiglia, i giocatori hanno bisogno di una grossa mano di aiuto». Reja, pentirsi è onestà. Ammette di aver sbagliato? «In passato sono stato fischiato perchè ho tirato fuori qualche giocatore ma ho capito che devo tornare a essere quello di prima di Natale, devo curare l’equilibrio difensivo, non posso più sbagliare e così anche i giocatori...». Una confessione di colpa? « Appena abbiamo trovato l’assetto dietro ci siamo detti "proponiamo un gioco offensivo diverso" ed è accaduto ciò che è accaduto, nè l’uno nè l’altro, serve solo equilibrio. Ci siamo concentrati di meno sulla fase difensiva, non è più possibile ». Equilibri persi? Cosa avete combinato? «Negli ultimi tempi abbiamo giocato con due punte, con Bogliacino e Capparella ai lati, con i due mediani che spingono e come se non bastasse anche con gli esterni Grava e Lacrimini che affondano, questa situazione ci ha portato a lasciar soli i centrali difensivi e ci siamo beccati il contropiede... ». La critica le spara addosso, si sente in bilico? « Sono il comandante della squadra, le responsabilità tattiche sono mie e me le sono già assunte. Ho l’esperienza per capire perchè succedono certe cose, non c’è solo una componente, sono tante le situazioni che vanno corrette». Il Napoli cambia modulo: vero o falso? « Non cambieremo modulo però qualche correttivo sarà adottato, servirà per ridare equilibrio». Con il Gela farà accomodare Bogliacino, darà spazio a Trotta sulla destra, sposterà Capparella a sinistra: conferma o smentisce? « Qualche modifica si potrà attuare ma si vedrà strada facendo, non dico altro. Terrò in considerazione chi sta bene, se qualcuno accuserà problemi fisici dovrò trovare delle alternative. Arriva la primavera, la condizione è determinante». Di chi è la colpa? «Un po’ tutti, pure io, abbiamo avuto la consapevolezza che si riuscisse a saltar fuori anche con rendimenti non straordinari. Abbiamo preso il vantaggio ed è subentrata un po’ di presunzione, qualcosa in più si doveva ancora mettere». E ora? «Dobbiamo tornare ad avere la mentalità provinciale. Tutti vogliono vedere un gioco offensivo ma a questo punto è meglio non rischiare niente anzichè fare figuracce. Serve una squadra molto più equilibrata». La fortuna non è amica. Ieri ha perso anche Amodio ( infrazione all’etmoide), Lacrimini corre ma si deciderà domani, Maldonado è squalificato, Giubilato torna accanto a Romito ma non è al top, Cupi giocherà a sinistra, Pià ha fatto differenziato ma ci sarà... « Dispiace per Amodio, era pronto, in grande condizione, dovremo farne a meno per 10 gorni ma diventerà molto utile. Da quando è stato riscattato è cambiato, ha tirato fuori risorse temperamentali straordinarie, un aspetto che non conoscevo». Rifarebbe le stesse scelte di mercato? «Ogni scelta è fatta con la società, stiamo pagando gli impegni di gennaio e qualche acciacco, non ho avuto a disposizione gli uomini per far rifiatare la difesa, i nuovi si son dovuti ambientare, a centrocampo tornerà Amodio ed eventualmente c’è anche Bogliacino... ». Il Napoli resta in ritiro, niente Marano, oggi pomeriggio amichevole a Castelvolturno, la clausura servirà? « Ritiro giusto, cureremo l’alimentazione, correggeremo gli errori rivedendo le cassette ». Quanto sente vicina la promozione? «Il campionato non è vinto, è lunga, basta con l’eccesso di sicurezza e la presunzione, la B si conquista sul campo, voglio umiltà». La morale della favola è... ? « Dobbiamo dare tutti di più, compreso il mister. Quando le squadre si chiudono in 10 non possiamo costantemente attaccarle, serve intelligenza ». Reja, se dovesse fare una preghiera quale sarebbe? «Tifosi, aiutateci sino al 90’ poi, se è il caso, accetteremo i fischi, i generosi napoletani sono stati pazienti nonostante siano stati umiliati, sarà importante il loro appoggio. Le polemiche per adesso lasciamole da parte». Amen. fonte: www.corrieredellosport.it Ci sono persone e persone, io vengo dalla strada e riesco a fare la differenza tra sti 4 masculill. By SOCIOLOGO |